Dalla possibilità di cimentarsi in tutti gli sport invernali, affiancati da istruttori e personale qualificato, alle lezioni sulla sicurezza in aperta montagna condotte da professionisti del settore, fino alla costruzione di un vero e proprio igloo sulle piste da sci. Ciaspole ai piedi, racchette nelle mani e sogni nella testa. Questi, e molti altri, gli ingredienti della terza edizione dell’Ovindoli Mountain Festival Winter Edition che nello scorso weekend ha convogliato nel comprensorio turistico marsicano migliaia di appassionati giunti anche da fuori regione. Un segnale di sicurezza importante e necessario per rilanciare l’immagine positiva dell’Abruzzo montano dopo i tristi eventi di gennaio affinché sia chiaro, nel rispetto di tutti, che da queste parti la neve non è solo sinonimo di morte e distruzione, ma anche gioia, attenzione alla natura, sviluppo economico e tanto consapevole divertimento.
Numerose sono state le iniziative previste all’interno del rettangolo bianco dello Snowpark dal ricco programma della manifestazione, con particolare attenzione rivolta alle famiglie e agli amici a quattro zampe. Enorme successo ha fatto registrare la disciplina dello Snowscoot – una sorta di bici-scooter della neve nato in Francia e che fino allo scorso anno era possibile praticare solo ad Ovindoli – che proprio quest’anno festeggerà in Abruzzo i suoi 25 anni con una competizione internazionale in programma a Campo Imperatore dal 6 al 9 aprile prossimi, con la partecipazione di atleti provenienti anche dal Giappone.
«Nonostante l’Abruzzo della montagna sia fuoriuscito da una situazione non facile, la risposta dei nostri affezionati turisti è stata ottima, come eccellenti sono stati l’innevamento e l’organizzazione che Ovindoli riesce ad offrire ad ogni stagione» ha dichiarato Massimiliano Bartolotti, direttore degli impianti sciistici di Monte Magnola. Soddisfatto anche il vice presidente della Giunta d’Abruzzo Giovanni Lolli, da sempre appassionato di scialpinismo e fresco di delega al Turismo, intervenuto nel corso del convegno Vivere la montagna in sicurezza: «Le nostre vette possono e devono essere, a livello economico e turistico, la vera frontiera dell’Abruzzo. Il luogo che si visita deve raccontare una storia e deve regalare un’emozione che vada al di là della semplice pista innevata. Un luogo deve far sognare ad occhi aperti. Occorre investire in questa direzione».
Frequentatore abituale insieme alla famiglia del comprensorio ovindolese, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha ribadito che «l’Abruzzo resiliente e testardo, nonché capace di affrontare il sacrificio e di superarlo, non ha mai deciso di mollare la presa sul turismo di qualità e questo è un dettaglio che mi fa molto piacere. La montagna è uno dei segmenti economici più importanti, ad oggi, dello sviluppo regionale. Lo sport sulla neve in generale, inoltre, è una mia grande passione, che ho tentato di trasmettere anche ai miei bambini, riuscendoci. Ovindoli, Campo Felice e il Gran Sasso sono stati i miei migliori amici dell’infanzia in fatto di crescita personale e sportiva».
Durante il festival è stata inoltre presentata la guida “Le 50 ciaspolate più belle d’Abruzzo” (Iter Edizioni) di Angelo Monti e Stefano Ardito, itinerari che spaziano dal Gran Sasso alla Majella, dal Velino al Sirente, alla scoperta della bellezza silenziosa e straordinaria di questa terra generosa e resistente.