Partono domani, martedì 14 gennaio, con una prima sessione partecipativa in programma a Barisciano (dalle ore 10 alle 14, presso il Museo del Fiore all’ex Monastero di San Colombo), i quattro incontri territoriali previsti nell’alveo del processo partecipativo finalizzato all’elaborazione del regolamento quadro di pascolo insieme agli attori locali. Gli altri tre incontri seguiranno nei prossimi giorni nelle altre sedi degli “Help Desk” del progetto: Arsita (mercoledì 15 al Museo del Lupo), Assergi (giovedì 16, Sede del Parco) e Valle Castellana (venerdì 17, Museo della Castagna), con lo stesso orario. Quella della partecipazione è una delle azioni più qualificanti del progetto “Praterie”, finanziato dalla Commissione Europea al Parco Nazionale Gran Sasso – Laga, con l’obiettivo di realizzare nell’area protetta interventi migliorativi tanto dello stato di conservazione degli habitat, quanto della gestione delle attività antropiche tradizionali come il pascolo e il turismo.
Gli incontri territoriali, gestiti e monitorati secondo modalità partecipative dai tecnici del Parco e dallo staff di progetto, con l’ausilio di facilitatori e la validazione scientifica e giuridica delle università dell’Aquila e di Perugia, sono la diretta prosecuzione del percorso positivamente avviato durante il primo workshop di Camarda dello scorso 30 novembre, quando imprenditori zootecnici ed agricoli e loro associazioni di categoria si sono incontrati in gran numero con Ente Parco, Amministrazioni locali, ASBUC, Corpo Forestale dello Stato e altri portatori d’interesse, per riflettere insieme le azioni del progetto, rappresentare il proprio punto di vista di utilizzatori primari dei pascoli e presentare una serie di proposte concrete in merito a quanto il futuro regolamento quadro di pascolo dovrà imprescindibilmente contemplare; in sintesi: l’efficace regolamentazione del pascolo, l’esclusione di pratiche deleterie quali il subaffitto e la fida pascolo fittizie, una maggiore chiarezza sui carichi di pascolo e sui termini di monticazione, il rispetto delle consuetudini locali, una maggiore disponibilità dei punti d’abbeverata, una speciale tutela per gli allevatori residenti e il riconoscimento di questi ultimi come custodi e garanti dei pascoli.
Tutte le tematiche e le proposte emerse, puntualmente raccolte dall’Ente Parco che le ha pubblicate in un apposito report redatto dalla Prof.ssa Lina Calandra e consultabile sul sito www.lifepraterie.it, saranno ridiscusse ed approfondite proprio nel corso di questi incontri territoriali, in cui gli tutti gli attori coinvolti nel processo lavoreranno insieme, punto per punto, per incominciare a dare forma all’articolato del regolamento quadro e redigerne una prima bozza, da sottoporre a ulteriori verifiche nel corso delle successive fasi partecipative previste dall’azione di progetto.