Inaugura domani LORETOVIEW, il Festival di Fotografia del Paesaggio promosso dalla Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino.
Loretoview è il primo Festival di Fotografia del Paesaggio in Italia,promosso dalla Fondazione dei Musei Civici e dal Comune di Loreto Aprutino, giunto alla sua seconda edizione dopo la prima del 2012 patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un’occasione culturale unica nata per sviluppare progetti legati alla fotografia e alle tematiche del paesaggio con un’offerta turistico-culturale di ampio respiro all’interno della cittadina di Loreto, nell’entroterra pescarese, antico centro d’arte dalla peculiare fisionomia storico-architettonica. Il concetto “paesaggio in vista”, richiamato dal leitmotiv di Loretoview, esplicita tanto l’esigenza di ricondurre nelle sue peculiarità il paesaggio naturale e urbano all’attenzione del fruitore finale, quanto quella di arricchire questo stesso paesaggio con interventi artistici e didattici che coinvolgano i medesimi fruitori. Il media prediletto è la fotografia: oltre a numerose mostre fotografiche dal taglio anche internazionale – nella prima edizione sono stati esposti grandi maestri come Michael Kenna e Franco Fontana, fotografi affermati (da Stefano Schirato a Gino Di Paolo e Luciano D’Angelo), nomi storici come Olinto Cipollone o Giovanni de Riseis, giovani promettenti (tra cui Simone Cerio e Iacopo Pasqui) –, visite ai musei cittadini, percorsi liberi tra location esclusive spesso inaccessibili o inusitate, ed anche, sempre restando fra novità e tradizioni, eleganti offerte enogastronomiche all’aperto accompagnate da note di musica. Arte, natura e cultura del territorio sapranno convivere dall’estate fino al primo autunno, per conoscere dal borgo di Loreto Aprutino “obiettivi” sempre più lontani.
Le Mostre
L’elemento portante di Loretoview 2014 è rappresentato dalle 5 sezioni di mostre fotografiche organizzate all’interno del centro storico, occupando, grazie alla disponibilità di spazi interni ed esterni, location storiche e le stesse vie cittadine: la fotografia vissuta dal borgo, il borgo vissuto attraverso la fotografia.
La prima sezione – GUEST –ospitata nell’ex Convento di San Giuseppe e nel Castelletto Baldini Palladini Amorotti, ha l’obiettivo di mettere a confronto due distinti linguaggi della fotografia contemporanea, la scelta di due “ospiti” come Franco Pagetti e Irene Kung è mirata ed eloquente. Il legame è un confronto tra porzioni del mondo, tra paesaggi che richiamano differenze storiche e di civiltà, quasi un invito a nuove riflessioni sulla contemporaneità in angoli diversi della Terra. Da un lato i paesaggi afgani fermati dall’alto del famoso fotoreporter italianoFrancoPagetti, collaboratore di testate come Time Magazine, New York Times, The New Yorker, Vogue America, Le Figaro Magazine, Le Monde, The Independent, Days Japan, che ha documentato l’Afghanistan in diversi momenti (1997, 1998, 2001, 2009 e 2010), immagini evocative di scenari da cronaca estera mitigati dall’ingombrante bellezza della natura, a proposito dei quali l’autore scrive: «Lassù ti puoi scordare degli umani. E quelli che ti vengono in mente sono sepolti sotto la polvere della storia. […] Più di tutto può la natura, però. Maestosa e matrigna. Il fatto è che queste genti con la natura matrigna hanno imparato a fare i conti, a convivere, ad amarla anche». Dall’altro i colti “ritratti” delle “città invisibili” immortalati dall’elegante fotografa svizzera Irene Kung, una formazione pittorica alle spalle e diverse mostre personali in Italia e all’estero, pubblicati da importanti testate internazionali a dimostrazione dell’originalità di un obiettivo capace e impeccabile puntato su capolavori dell’architettura di tutti i tempi. La Kung infatti vuole riprodurre la realtà attraverso il proprio sguardo fotografico scegliendo “must” appartenenti a città ed epoche diverse che diventano dei ritratti urbani ben riconoscibili ma immersi in un’atmosfera onirica: suggestioni del passato, tracce di memoria, monumenti immortali per l’immaginario collettivo, da Parigi a Roma a New York e oltre ancora, che permettono di cogliere lo spirito di quei luoghi in maniera pura e dedicata, priva di contaminazioni circostanti, mettendo in luce nella loro individuale bellezza i caratteri assoluti e riscoperti di aspetti performativi del paesaggio.
La seconda sezione – STORICA – ospitata nel seicentesco Palazzo Guanciali, “fa qualche sguardo indietro” attraverso tre antologie d’immagini realizzate da tre personaggi della cultura italiana del Novecento, la cui diversa estrazione e formazione si riflette nella visione del paesaggio sintetizzata negli scatti, con scenari italiani ed esteri. Un corpus nutrito è quello del noto graphic designer Heinz Waibl – uno dei maggiori comunicatori visuali del secolo passato, al quale il M.a.x. museo di Chiasso dedica proprio nel 2014 un’importantissima antologica – con decine di fotografie di paesaggi urbani e naturali (da Chicago a Stromboli fino all’Irlanda) legate dal motivo “la fotografia con l’occhio del designer”. Disegnano con le inquadrature spazialità del paesaggio cittadino italiano, invece, le immagini del grande architetto Giovanni Michelucci, uno dei padri dell’architettura italiana moderna, che raccontano un personale percorso d’indagine sulle realtà osservate negli anni, evidenziandone preesistenze, novità e contrasti. È invece un percorso di “fotografia letteraria” quello del celebre scrittore Giorgio Manganelli, presentato con un’esposizione tra scatti inediti a supporto di puntuali “parole edite” del suo reportage in Abruzzo, finito nelle lettissime pagine del libro “La favola pitagorica” (Adelphi), che regalano nuove interpretazioni del territorio e delle sue particolarità.
La terza sezione – SITE SPECIFIC – disegna un percorso che toccherà Via del Baio, Via Cesare Battisti e Largo Unità d’Italia con una selezione d’immagini di grande formato esposte appositamente in esterna del fotografo naturalistico Bruno D’Amicis, vincitore del primo posto assoluto nella categoria “Nature” del prestigioso “World Press Photo 2014” e di quattro menzioni all’“European Photographer of the Year”, nonché collaboratore di testate come National Geographic Magazine World Edition, GEO, BBC Wildlife, Il Venerdì di Repubblica, Bell’Europa. L’immagine della natura interpretata dall’obiettivo di questo giovane e straordinario fotografo, tra panorami e focus di flora e fauna, racconta il carattere più intimo e primordiale delle montagne d’Abruzzo, evidenziando lo spiccato interesse per i temi della conservazione degli ambienti naturali e della biodiversità molto cari all’autore.
Ospitati negli spazi dell’imponente Castello Chiola, dodici giovani fotografi sono invece i protagonisti della quarta sezione – YOUNG – dedicata alle più libere interpretazioni contemporanee del paesaggio naturale, urbano, umano, immaginario. Marco Antonecchia, Sabrina Caramanico, Francesca De Rubeis, Patricia Dinu, Pierluigi Fabrizio, Alessandra Giansante, Enrico Libutti, Francesca Loprieno, Miss TumiStufi, Ciro Meggiolaro, Giuliano Mozzillo e Roberto Zazzara, ciascuno con il proprio dittico fotografico, compongono un caleidoscopio unico sul tema del paesaggio, tra visioni e ispirazioni differenti, quasi a fermare una sintesi della realtà tra impulso individuale e anelito universale.
La quinta ed ultima sezione – UNCONVENTIONAL – è nata per ospitare un particolare sguardo fotografico sul paesaggio, innovativo e non convenzionale, sia nella scelta dell’approccio alla materia, sia negli esiti di questa ricerca fotografica sulla realtà. Tra video, fotografia e poesia il bolognese Andrea Basili propone un’installazione di forte impatto cromatico, che racconta eludendo l’immagine di boschi e foreste, di una natura che si trasforma in energia pelagica nella quale immergere desideri e intenzioni, come nota l’autore, e dalla cui osservazione scaturiscono «onde policrome che hanno sostituito la fisicità di una dimensione che non mi apparteneva».
I musei
Durante gli orari di visita delle mostre, resteranno sempre aperti anche il Museo Acerbo delle Ceramiche di Castelli e il Museo dell’Olio Raffaele Baldini Palladini (www.museiciviciloretoaprutino.it )
Il Museo Acerbo è stato inaugurato nel 1957 in una dipendenza del palazzo di Giacomo Acerbo, barone dell’Aterno, per ospitare una collezione raccolta dall’importante politico italiano che vanta 570 pezzi pregiati di ceramica di produzione quasi esclusivamente castellana, databili fra la metà del XVI e il XIX secolo a firma dei più noti maestri ceramisti dell’epoca, anzitutto i Grue. Il museo è composto da 6 sale espositive: l’allestimento è stato curato dall’ingegnere Leonardo Palladini e ad oggi è ancora visitabile come allora.
Il Museo dell’Olio è stato inaugurato nel 2005 con lo scopo di riportare in vita un antico frantoio, costruito nel 1880 da Raffaele Baldini Palladini, proprietario terriero e lungimirante imprenditore produttore di olio. Il palazzo che ospita il museo, noto come Castelletto Amorotti, è stato realizzato su disegno del famoso pittore Francesco Paolo Michetti, amico di Raffaele e autore dell’espositore, ancora in mostra, col quale tra Ottocento e Novecento l’olio loretese di Baldini Palladini girava il mondo.
Gli Incontri
Per vivere appieno la fotografia attraverso i suoi protagonisti, Loretoview 2014 propone una serie di incontri serali, racconti per immagini che coinvolgono il pubblico nel centro storico di LoretoAprutino, grazie agli interventi di importanti autori e critici:
Venerdì 4 luglio 2014 ore 6,00 pm
ABRUZZO, STORIE E AVVENTURE DI UN FOTOGRAFO NEL CUORE SELVAGGIO D’ITALIA
incontro con il fotografo naturalista Bruno D’Amicis, vincitore del World Press Photo 2014
Quando anche gli ultimi orsi e lupi furono eradicati dalle Alpi, questi predatori si potevano trovare soltanto nell’Appennino abruzzese. Protetti dalla lontananza di questa regione, questi animali sono sopravvissuti imparando a vivere accanto alla gente. Oltre ai grandi vertebrati, la ricchezza biologica dell’Abruzzo si trova nelle sue ampie foreste di faggio, nelle profonde valli e nei pianori solitari d’alta montagna. Innamorato delle montagne dell’Abruzzo dall’infanzia, dapprima come biologo e in seguito come fotografo di natura professionista, D’Amicis ha vagato sui quei pendii alla ricerca del loro cuore selvaggio che svelerà durante questo incontro.
Domenica 06 luglio 2014, ore 9,00 pm
MIRELLA E ALTRE STORIE
incontro con il reporter Fausto Podavini, vincitore del World Press Photo 2013, a cura di Mood Photography
Il fotografo Fausto Podavini ci accompagnerà in un talk dedicato al reportage a “km zero”, ovvero al racconto di una storia vicino a casa propria. Per ideare e realizzare un progetto fotografico d’autore spesso non c’è bisogno di viaggiare in paesi lontani, ma basta semplicemente affinare il proprio sguardo su ciò che ci circonda.
Martedì 08 luglio 2014, ore 9,00 pm
AMAZIGH/BERBERI DEL MAROCCO
incontro con Luciano D’Angelo, tra i più validi interpreti della fotografia reportage a colori.
Il fotografo Luciano D’Angelo terrà una lecture del suo reportage fotografico sulle popolazioni Berbere del Marocco. Si parlerà contestualmente delle problematiche affrontate per la realizzazione di questo impegnativo progetto in mostra presso l’Aurum di Pescara dal 19 giugno al 12 luglio 2014.
Giovedì 10 Luglio 2014, ore 9,00 pm
ONE WAY_STORIE DI IMMIGRAZIONE
incontro con il reporter indipendente Stefano Schirato
Il fotografo Stefano Schirato, parlerà del mercato della fotografia, dello status di fotografo indipendente, dell’etica del fotogiornalismo, delle idee che stanno dietro alle storie. Durante la serata sarà proiettato e commentato ONE WAY, il suo ultimo lavoro sull’immigrazione.
Giovedì 17 luglio 2014, ore 9,00 pm
LONTANI DALLA GUERRA
incontro con il fotoreporter Franco Pagetti e con il critico Sandro Parmiggiani
Attraverso una serie di immagini in mostra nella personale di Pagetti – uno dei maggiori fotoreporter del momento – ospitate della sezione “Guest” di Loretoview 2014, fotografie che hanno come soggetto i paesaggi afghani dell’Indu Kush (2010), l’autore racconterà l’esperienza del suo mestiere e il senso della sua ricerca fotografica dialogando con il critico Parmiggiani soprattutto sul tema di queste fotografie scattate dall’alto, quando non si percepiscono più le voci, le urla, i suoni della guerra.
Venerdì 18 luglio 2014, ore 9,00 pm
LA LUCE RACCONTA IL SUBLIME…IN ANALOGICO
incontro con Alberto Bregani, tra i più validi interpreti della fotografia di montagna e di paesaggio in bianco e nero, a cura di Mood Photography
Il fotografo Alberto Bregani terrà una lecture dedicata a tutti gli appassionati che vorranno approcciarsi al mondo della fotografia di paesaggio. Un viaggio attraverso la meditazione come chiave di lettura necessaria per interpretare un luogo.
Venerdì 25 luglio 2014, ore 9,00 pm
LORETO APRUTINO, PAESAGGIO E MONUMENTI
incontro con il fotografo Gino Di Paolo e con la professoressa Luisa Franchi dell’Orto
Loreto Aprutino gode di una spettacolare posizione a caduta sul fianco della collina, con il Castello Chiola e la Chiesa di San Pietro diametralmente opposti che definiscono la parte superiore dell’abitato. Nel paesaggio circostante fa bella mostra di sé invece la chiesa suburbana di Santa Maria in Piano, la “perla” di Loreto, nota soprattutto per il suo strepitoso apparato pittorico decorativo. Ad illustrare questi ed altri monumenti saranno le immagini del fotografo Gino Di Paolo, accompagnate dalla voce della professoressa Franchi dell’Orto che introdurrà gli spettatori alla comprensione di così grandi capolavori.
I Percorsi nel borgo
Dalla data di apertura di Loretoview 2014, nei giorni e durante gli orari di apertura il pubblico potrà liberamente visitare gli spazi curati dalla manifestazione e i monumenti cittadini: dalle mostre fotografiche, ai musei “Acerbo”, di antiche maioliche di Castelli, e “dell’Olio”, nell’antico frantoio Raffaele Baldini Palladini, dai cortili di alcuni palazzi gentilizi al Castello Chiola fino alla chiesa di San Pietro e molto altro ancora.
È prevista la predisposizione di segnaletiche e piantine ad hoc per la mappatura dell’itinerario completo di Loretoview 2014.
Loreto Aprutino sorge su un colle a 307 metri di altezza, quella che per i romani fu Lauretum, oggi è una cittadina d’arte che conserva la propria originale fisionomia storico-architettonica e ha il proprio fulcro nella principale Via del Baio, dove si susseguono le facciate degli antichi palazzi signorili, mentre ai due capi della strada definiscono la sommità dell’abitato l’imponente Castello Chiola e la chiesa di San Pietro Apostolo, di origine quattrocentesca. Di fondazione duecentesca è invece San Francesco d’Assisi, situata nella parte più bassa del borgo, mentre fuori dal centro è ammirabile la chiesa abbaziale di Santa Maria in Piano, menzionata fin dall’864, al cui interno sono ancora visibili molte tracce di uno strepitoso ciclo di affreschi, risalenti ai secoli XII-XV, tra cui il meraviglioso “Giudizio finale”.
Loreto è una sintesi ben riuscita di natura e tradizione, con un panorama privilegiato sulla campagna del pescarese, fitta di uliveti e vigneti, che guarda al vicino mare Adriatico e alle montagne di Gran Sasso e Majella, tutte caratteristiche che rendono il paesaggio unico. A ciò si aggiunge un interessante polo museale, promosso dalla Fondazione dei Musei Civici (www.museiciviciloretoaprutino.it ).
Una delle note più caratteristiche per quanto concerne le tradizioni locali è la processione di San Zopito, che si svolge ormai da tre secoli il lunedì dopo la Pentecoste, con la famosa “genuflessione” del bue bianco.
SaperiSapori
Non può mancare infine una risposta al palato: saranno infatti curati dai ristoratori del centro storico, menù dedicati a Loretoview e alla riscoperta di tipicità e sapori del territorio abruzzese, serviti all’interno dei locali ma soprattutto all’esterno (nelle vie e piazze del borgo), tra tavolini sotto le stelle dove trascorrere piacevoli momenti per l’aperitivo, la cena e l’after dinner. A ciò si aggiungono i seguenti momenti di degustazione dedicati ai prodotti tipici del territorio.
ITINERARI DEL GUSTO a cura di GAL Terre Pescaresi
Le Terre Pescaresi raccontante attraverso le immagini e l’assaggio di 15 eccellenze del territorio
> Castello Chiola
domenica 20 e 27 luglio, 3, 10 e 17 agosto
ore 20.30 e ore 21.30
Ingresso con visite alle mostre e ai musei € 13
è consigliabile la prenotazione tel. 085.8291589
OLIOVIEW
Minicorso di assaggio tecnico di olio extravergine di oliva a cura del Dott. Pietro Di Paolo con degustazione di prodotti tipici del territorio a cura dei ristoranti La Locanda del Baio e Convivio Il Girasole
> Museo dell’Olio ed ex Convento di San Giuseppe
24 agosto e 7 settembre, ore 18.00 – 23.00
Ingresso con visite alle mostre e ai musei € 12
La Location
Location di tutta la manifestazione è proprio l’abitato storico di Loreto Aprutino: saranno messi a disposizione di Loretoview numerosi spazi rintracciati nel tessuto urbano, esterni e interni, dal Castello Chiola ad alcune dimore signorili, passando per il Museo Acerbo e il Museo dell’Olio della Fondazione Musei Civici, fino ad altre strutture private e pubbliche, al chiuso e all’aperto.
Il Programma
L’apertura al pubblico di Loretoview 2014 (che inaugura con una preview per stampa e invitati giovedì 3 luglio 2014) è prevista per venerdì 4 luglio 2014, con conclusione domenica 7 settembre 2014 (salvo proroghe).
Ogni settimana, dal martedì alla domenica, dalle ore 18 alle 23, è garantita l’apertura di tutte le sedi espositive.
L’Accoglienza
Nella biglietteria della Fondazione Musei Civici, presso il Museo “Acerbo” di Via degli Aquino 14, sede della Fondazione, sarà presente un punto informazioni, emissione ticket e bookshop (ma i biglietti e i cataloghi di Loretoview 2012 e 2014 sono anche acquistabili presso il Museo dell’Olio e l’ex Convento di San Giuseppe).
Parte dell’offerta di Loretoview 2014 è gratuita; è tuttavia richiesto l’acquisto di un biglietto d’ingresso per le mostre delle sezioni “Guest” e “Storica”e per l’ingresso ai musei: il costo del biglietto singolo per Loretoview è di euro 7 con riduzione ad euro 5 per i giovani fino a 20 anni, gruppi di almeno 10 visitatori, scolaresche.
L’ingresso è gratuito per i bambini entro i 10 anni e i giornalisti muniti di Tessera dell’Ordine.
Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino
Via degli Aquino, 14
65014 – Loreto Aprutino (PE)
tel. e fax 085/8291589
info@museiciviciloretoaprutino.it – info@loretoview.it
www.museiciviciloretoaprutino.it – www.loretoview.it
Con il patrocinio del Comune di Loreto Aprutino
Sponsor: Fondazione Pescarabruzzo, Odoardo Zecca srl Reti e Servizi per l’Energia, Vestina Gas, Assicurazioni Generali, Agenzia principale di Montesilvano, Banca di Credito Cooperativo Abruzzese, Banca di Credito Cooperativo di Loreto Aprutino, Milord, Porto Allegro
Partner: Fondazione Pescarabruzzo, Castello Chiola, Centro Studi Giorgio Manganelli, d’ogma mediactivities, Fondazione Giovanni Michelucci, Il Centro Quotidiano d’Abruzzo, Il Giornale dell’Arte, Ohmasa Foto Pescara, Paesaggi d’Abruzzo, Pollinaria
Mangiare e Soggiornare
Hotel Castello Chiola (Via degli Aquino, 12) Loreto Aprutino/ Centro Storico – tel. +39 085 8290690
Un’imponente costruzione difensiva divenuta nei secoli dimora gentilizia, oggi si presenta come un elegante e dinamico hotel nel cuore dell’abitato antico del borgo, tra panorami esclusivi ed ogni comfort per un piacevole soggiorno turistico, culturale ed enogastronomico.
Mangiare a Loreto Aprutino
Locanda del Baio
Via Baio, 21
T 085 8290674
Nella gentilizia Via del Baio, in un palazzo storico in prossimità del Castello Chiola, dove è ospitata la sezione Young di Loretoview, troverete sapori della tradizione e pizzeria, anche fra i tavoli sotto le stelle.
Convivio il Girasole
Largo Unità d’Italia, 7
T 085 8291462
Di fronte all’ex Convento di San Giuseppe e poco distante dal Castelletto Baldini Palladini Amorotti, dove sono ospitate le mostre di Franco Pagetti e Irene Kung della sezione Guest di Loretoview, troverete una cucina della tradizione reinterpretata con attenzione ai prodotti del territorio, anche fra i tavoli sotto le stelle.
New Evo
Via Pretara, 9
T 085 8290665
Poco distante dal Palazzo Guanciali, dove sono ospitate le sezioni Storica e Unconventional di Loretoview, nell’ambiente avito di un antico palazzo signorile o all’esterno in un ampio e curato parco, tipicità della cucina locale e pizzeria, con un’attenzione particolare agli arrosticini.