Dagli echi dell’antichità alla vita di oggi. Fra aree attrezzate, turismo, attività rivolte ai grandi e ai più piccoli. Fra la spiaggia, il verde e i monumenti storici. L’incantevole lungomare, il paesaggio circostante e la numerosa popolazione fanno di Montesilvano un importante centro turistico
testo di Alessandra Portinari, foto di Andrea Straccini
Questa ridente località della Provincia di Pescara si presenta come una cittadina molto giovane per quanto concerne l’abitato che si apre lungo lo splendido litorale della costa Adriatica, ma il suo nome, che vuol dire “collina boscosa”, riporta i più curiosi molto indietro nel tempo, quando si andavano definendo i primi cenni di un nucleo urbano. L’attenzione si sposta, infatti, all’antico insediamento di Montesilvano Colle, risalente al 1114, così come attesta un documento del re normanno Ruggero, ove si cita per la prima volta il nome di questa città, che ricomparirà solo in seguito, nel 1140, in una descrizione della Diocesi di Penne. Secondo il riferimento riportato da un’altra fonte di evidente rilevanza, il celebre Chronicon Casauriense, gli insediamenti dell’antico borgo medievale risalirebbero all’ 872, data molto importante per la nostra tradizione, visto che in quell’anno si attesta la fondazione del monastero di San Clemente a Casauria. Nel corso dei secoli il paese fu oggetto di permute e riscatti e per tali ragioni fu governata da diversi potentati: da Ferdinando II d’Aragona a Manfredino Giovanni di Michele di Valenza, che lo acquistò per 5500 ducati; dagli austriaci nei primi anni del Settecento ai Borboni nel 1738. Le accese lotte dei moti carbonari del 1814 coinvolsero attivamente il piccolo centro che, in assenza di uomini capaci di governarlo, fu aggregato al comune di Cappelle sul Tavo. Le fonti suddette, dunque, ci narrano la nascita di Montesilvano Colle, primo nucleo dell’odierna e giovane cittadina, e che, proprio per questo, ancora oggi, si presenta allo sguardo del turista come incantevole centro adagiato su di un’altura, immerso in un grande bosco rigoglioso e orientato verso il mare, distante solo pochi chilometri. È interessante notare che l’insediamento urbano, su questa collina tufacea, conserva l’antico tracciato medievale mentre le architetture, interrotte qui e là dalle vivide macchie di fiori colorati, definiscono romanticamente quelle che gli abitanti chiamano “ruve” ovvero viuzze. Un borgo suggestivo, dai caratteristici scorci che, solo nel 1904, ha conquistato la sua piena autonomia. È nel 1926, invece, che la sede del Municipio è stata trasferita dal Colle alla Marina, zona in cui i primi insediamenti erano stati già avviati nel 1852 dalla famiglia Piscione, grazie alla quale ha avuto inizio la costruzione delle prime abitazioni intorno all’antica stazione ferroviaria. Fu proprio quest’ultima nascente struttura a decretare nel 1863 lo sviluppo della Contrada Marina, quella che oggi conosciamo sotto il nome di Montesilvano Spiaggia, cancellando così la precedente ed incerta designazione geografica che la indicava come Contrada Saline-Mazzocco, nome conservato fino all’Unità d’Italia.
L’età contemporanea
Dopo la parentesi napoleonica la località tornò ai Borboni (1815). Negli anni Venti e Trenta dell’800 alcuni cittadini aderirono alla Carboneria e, attorno alla metà di quello stesso secolo, il paese per le modeste dimensioni e in assenza di uomini capaci di governarlo, fu aggregato al comune di Cappelle sul Tavo. Nel 1860-61, subito dopo la spedizione dei Mille, Montesilvano fu riunita al nascente Regno d’Italia. Verso la metà dell’800 iniziò a formarsi la contrada Marina grazie ad un primo insediamento promosso dalla famiglia Piscione (1852) e soprattutto, grazie all’apertura della linea Bari-Ancona e di una stazione ferroviaria (1863), attorno alla quale si concentrò la massima parte dell’abitato. Fu quest’ultima a decretare lo sviluppo della contrada, che più tardi verrà chiamata Montesilvano Marina o Spiaggia, cancellando la denominazione precedente di Contrada Saline – Mazzocco, indicata così fino all’Unità. Nel 1904 Montesilvano riacquistò la piena autonomia amministrativa e, nell’estate del 1926, la sede del Municipio fu trasferita dal Colle all’attuale piazza Diaz.
La vocazione turistica
Oggi la città si presenta come un centro volto all’attività commerciale e al turismo. La parte prettamente turistica si sviluppa sul lungomare a nord ed è collegata dal lungomare fiancheggiato da una splendida spiaggia, una delle più apprezzate e frequentate d’Abruzzo grazie alla posizione strategica del territorio che si trova a pochi passi dal capoluogo adriatico e a quaranta minuti dalla montagna. Vanta inoltre una considerevole quantità di alberghi che hanno dato vita ad un vero e proprio quartiere denominato dei Grandi Alberghi, situato direttamente sul mare. Non mancano neanche Bed & Breakfast e Case albergo dislocati in città dove alloggiare una sola notte o un week end. La città dispone anche di centri benessere con piscine termali situate all’interno delle strutture alberghiere. La costa offre, oltre ad una pista ciclabile che si estende su tutto il lungomare, anche una salubre pineta. In occasione di un’assolata giornata di mare, è un luogo di ristoro e ideale per una passeggiata tra i pini. Gli stabilimenti balneari offrono inoltre un’amplia scelta, molti puntano alla famiglia e soprattutto ai bambini. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Cordoma ha avviato da tre anni un progetto legato al turismo e presentato con successo dall’assessore al Turismo Claudio Di Emanuele nelle grandi fiere internazionali: dalla Bit di Milano, a Londra, Utrecht, fino a quella di Oslo lo scorso gennaio. Grazie alla Free children card un bambino è di età compresa da 0 a 7 anni e accompagnato da due adulti, genitori o nonni, non paga in albergo, nei cinema, nei ristoranti convenzionati e in tutti quei locali che hanno aderito all’iniziativa. Si può richiedere la card direttamente sul sito www.freechildrencard.com
Città accessibile
La spiaggia in alcuni tratti è libera ed è stata attrezzata in due distinte aree per i disabili. Si tratta infatti della prima in Abruzzo ad avere un servizio così utile e soprattutto accessibile. Montesilvano però ha investito molto per la disabilità. Ha infatti creato un apposito ufficio DisAbili comunale, che si è distinto conquistando prestigiosi riconoscimenti in tutta Italia. Molti marciapiedi, edifici pubblici e parchi sono stati completamente riqualificati, senza barriere architettoniche di alcun tipo. A maggio 2010 il sindaco Cordoma ha inaugurato il Parco della Libertà, nella zona dei Grandi Alberghi, un’oasi nel cuore della città, di 16mila metri quadrati completamente fruibili, senza barriere architettoniche. È il Parco della Libertà, l’unica riserva fluviale del centro sud totalmente accessibile ai disabili, inaugurato di recente. Percorsi multisensoriali, mappe tattili, assenza di dislivelli per facilitare il passaggio delle carrozzine, parcheggi riservati, bagni accessibili, aree giochi per bambini disabili, chalet senza barriere architettoniche, un percorso sensoriale per non vedenti, realizzato in sinergia con l’Unione italiana ciechi e l’ufficio Disabili del Comune di Montesilvano.
la settimana della cultura
e il borgo antico
Tra gli appuntamenti estivi di pregio “La Settimana della Cultura”, curata dall’Amministrazione comunale, un evento annuale di rilevanza nazionale che per sette giorni nel mese di luglio, mette in vetrina la cultura italiana e locale, con eventi, mostre, convegni, laboratori, concerti spettacoli, proiezioni cinematografiche. Una grande festa diffusa sul borgo antico di Montesilvano Colle, realizzata nello splendido scenario di piazza Galli, per valorizzare un angolo della città in passato dimenticato e che oggi la Giunta Cordoma ha cercato di recuperare per valorizzarlo. Per ammirare qualche scorcio della storia di Montesilvano bisogna infatti recarsi sul Colle, una splendida terrazza sul mare con i caratteri del borgo fortificato, in cui si erge la chiesa di San Michele Arcangelo (secolo XII – XIII) con impianto a tre navate, portale in pietra e abside rettangolare e la Chiesa della Madonna della Neve del XIII secolo con preziosi affreschi. I due monumenti architettonici durante La Settimana della Cultura ospitano mostre di rilievo.
Villa Delfico
Tra i monumenti storici della città nel quartiere di Villa Verrocchio l’edifico ottocentesco di Villa Delfico, acquistato di recente dal Comune e destinato, dopo un minuzioso restauro, è diventato uno dei complessi culturali più interessanti di tutta la provincia. Si è svolto nel 2010 un concorso internazionale per un progetto su Villa Delfico sul restauro del manufatto e esistente sull’ideazione di un edificio nuovo all’interno del parco con esemplari secolari di Pino d’Aleppo. Il progetto vincitore dello studio Vandelli di Modena è sicuramente un progetto molto valido, molto approfondito sul restauro della villa, esaustivo già sulle tavole. L’area verde è ordinata, organizzata secondo le strette richieste del bando senza grandi invenzioni e con un edificio multifunzionale sul versante mare che come tutti gli altri premiati ha preferito uno sviluppo planimetrico a uno altimetrico, disegnato con eleganza e figurativamente attuale e prevede la ricostruzione delle barchesse laterali e un edificio per le esposizioni.
Stella Maris
Sul lungomare è situata l’ex colonia Stella Maris, il cui progetto è stato realizzato dall’architetto Francesco Leoni su mandato nel 1936 del Partito nazionale fascista. L’edificio realizzato tra il 1938 e il 1939 presenta una pianta a forma di aereo.
Fino ala metà degli anni Settanta ha ospitato una colonia marina per bambini e successivamente una casa di riposo per anziani.
La struttura, oggi di proprietà della Provincia di Pescara, è inutilizzata dal 1984 ed è interessata da un piano di recupero per ospitare un istituto scolastico.