I produttori teramani credono sempre più nella punta di diamante dell’enologia abruzzese – il Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg – e fanno registrare un incremento notevole di vino certificato con questa esclusiva denominazione. Soprattutto, ci credono gli esperti internazionali di settore che, tra guide e concorsi, hanno assegnato negli ultimi mesi numerosi riconoscimenti alle etichette delle Colline Teramane.
La prima ed unica Docg dell’Abruzzo cresce e continua a rappresentare l’eccellenza enologica regionale. Nel primo semestre 2016 sono 2.028,27 gli ettolitri certificati di Colline Teramane, un +13% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre la differenza in percentuale tra secondo trimestre 2016 e 2015 è pari al 108% di incremento di vino certificato (1.014,78 hl a fronte dei 487,98). I dati attuali dichiarano che rispetto al 2015 la crescita si attesta quindi al +13% ma non va dimenticato, in questa ottica, il +43% di vino certificato Docg già registrato lo scorso anno confrontando i dati 2014-2015.
«Le nuove edizioni delle guide, i recenti premi internazionali, gli ultimi dati sulla produzione testimoniano un trend di crescita davvero molto positivo e incoraggiante» commenta il presidente del Consorzio di Tutela Colline Teramane Docg Alessandro Nicodemi.
«Tutto ciò conferma da un lato la percezione che gli addetti ai lavori hanno del Colline Teramane, ovvero di un vino ben riconoscibile qualitativamente e di carattere raffinato e deciso; dall’altro lato conferma l’entusiasmo dei vignaioli del territorio che scelgono di indirizzare sempre di più la produzione verso il Colline Teramane Docg, un’espressione di Montepulciano d’Abruzzo indissolubilmente legata al proprio territorio di origine, una zona di produzione che è anticamente vocata alla viticoltura e storicamente dedita alla vinificazione delle proprie uve».
Produttori presenti da decenni sul mercato italiano ed estero accanto a cantine più giovani che cominciano a farsi conoscere oltre i confini nazionali: tutti legati dal denominatore comune di un disciplinare che punta tutto su qualità e personalità, il primo in Abruzzo a considerare la resa per ceppo e non per ettaro e l’unico ad imporre l’imbottigliamento nella zona di produzione – la sola provincia di Teramo – per un Montepulciano d’Abruzzo. Sono i principali giornalisti, critici, sommelier del panorama enologico italiano ed estero, con importanti riconoscimenti, a testimoniare l’escalation del Colline Teramane Docg, tracciando un bilancio degli ultimi successi.
In particolare le maggiori guide del vino italiane dell’edizione 2017 – come “Vini d’Italia” (Gambero Rosso), “Vitae” (Associazione Italiana Sommelier), “Bibenda”, “Vini Buoni d’Italia” (Touring Club Italiano), “I Vini di Veronelli” – hanno così premiato i produttori di Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg: la cantina Illuminati di Controguerra ottiene per lo “Zanna” Docg Riserva 2011 i 3 Bicchieri del Gambero Rosso, i 5 Grappoli della guida Bibenda, le 4 Viti della guida Vitae della Associazione Italiana Sommelier, le 3 Stelle tra i Vini di Veronelli, 91 Punti da Doctor Wine (la Guida Essenziale ai Vini d’Italia di Daniele Cernilli) nonché 94 Punti nella selezione di Vinous di Antonio Galloni. Al Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva “Neromoro” 2012 della Fattoria Bruno Nicodemi di Notaresco vengono attribuite le “4 viti” dalla guida Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, i 5 Grappoli della guida Bibenda e la Corona della guida Touring ai Vini Buoni d’Italia.
La cantina Montori di Controguerra riceve per il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva “Fonte Cupa” del 2008 i 5 Grappoli dalla guida Bibenda 2017 e la Corona dalla corrente edizione di Vini Buoni d’Italia. Ottiene le “4 viti” dalla guida Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier il Colline Teramane “Oinos” 2012 dell’azienda San Lorenzo di Castilenti. L’azienda Lepore di Colonnella si è aggiudicata i “5 grappoli” della guida Bibenda 2017 con la “Riserva Luigi Lepore” dell’annata 2011. Poggia sulla testa del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Himerio” 2011 dell’azienda De Antoniis di Sant’Omero la Corona della guida Vini Buoni d’Italia 2017. Tre stelle della guida Vini Buoni d’Italia 2017 del Touring Club Italiano sono andate al “Vizzarro” 2012, etichetta di Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg della cantina Barone Cornacchia di Torano Nuovo. Le Super Tre Stelle della guida Veronelli 2017 vanno al Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva “Elevito” 2011 della cantina De Angelis Corvi di Controguerra.
Sono poi prestigiosi i riconoscimenti in importanti concorsi internazionali portati a casa dai produttori teramani: Il “Celibe” Colline Teramane Docg Riserva 2010 della cantina Strappelli di Torano Nuovo vince il “Commended Award” all’International Wine Challenge 2016. La stessa etichetta della annata 2011 ottiene invece il Silver Award International Wine Trophy 2016 all’international wine challenge AWC Vienna, il Silver Quality Award all’International Wine&Spirits Competition e riceve il premio (Commended, 84 punti) al Decanter World Wine Awards 2016. L’azienda Orlandi Contucci Ponno di Roseto degli Abruzzi ha ricevuto la Medaglia di Bronzo al prestigioso Decanter Asia Wine Awards 2016 per “La Regia Specula” 2012.
E non sono mancate le premiazioni in terra d’Abruzzo: L’azienda vitivinicola Monti di Controguerra si aggiudica la Medaglia d’Oro al XV concorso enologico internazionale “Selezione del Sindaco” (nella categoria vini rossi secchi e tranquilli delle vendemmie 2014 e precedenti) con il “Prunotto” 2008. L’azienda Cordoni di Ancarano, con il “Pregio”, Riserva del 2011, si è classificata al primo posto nell’ambito del “Premio Qualità Italia 2016” nella categoria Rossi Docg. Tutte conferme di qualità per una denominazione di eccellenza che, a partire dalla vendemmia 2016, anteporrà la dicitura Colline Teramane a Montepulciano d’Abruzzo nell’indicare in etichetta la Docg.
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