Dall’Abbazia di San Giovanni in Venere all’Eremo dannunziano, fino ai Trabocchi
Un programma ricco di storia e di bellezze naturali quello messo a punto dal Fai – Delegazione Teramo per domenica 30 settembre 2018. La partenza, prevista alle 7,45 da Piazza Garibaldi (Te), condurrà i partecipanti, sapientemente guidati da Gabriella Carlini, a Fossacesia per visitare l’Abbazia di San Giovanni in Venere. A seguire sosta al trabocco didattico di Punta Tufano di Rinaldo Verì a Rocca San Giovanni con dimostrazione di pesca e aperitivo con degustazioni. Dalle ore 16.30 tappa all’Eremo dannunziano e al Trabocco Turchino, descritto da Gabriele d’Annunzio nel romanzo Il trionfo della morte, è candidato ai Luoghi del cuore 2018. A conclusione, alle 17.30, tutti al belvedere “Guglielmo Marconi” di San Vito Chietino.
L’iniziativa si configura come un percorso teso alla valorizzazione e alla scoperta del ricco patrimonio culturale-naturalistico abruzzese. Il “trabucco o trabocco”, nasce come macchina da pesca. La sua tipica costruzione lignea caratterizza la famosa Costa dei Trabocchi che si estende da Ortona a Vasto. Invenzione forse dei Fenici, il trabocco è attestato sin dal XVIII secolo. I pescatori abruzzesi l’impiegarono per sfruttare al meglio il territorio, sfruttando punte e promontori, senza doversi inoltrare per mare. Oggi i trabocchi svolgono una funzione pressoché turistico-culturale e alcuni sono stati convertiti in ristoranti.
L’Eremo dannunziano (detto anche Eremo di San Vito) è un casolare sito in contrada delle Portelle a San Vito Chietino, dove risiedette Gabriele d’Annunzio nell’estate del 1889 con l’amante Barbara Leoni. È qui che lo scrittore trasse ispirazione per il Trionfo della morte. Infatti nel testo i protagonisti perdono la vita ai piedi del promontorio. Infatti la zona, compresi il promontorio in cui è sito il casolare e il litorale sottostante, è chiamata promontorio dannunziano. A poca distanza vi è il Trabocco Turchino e la spiaggia dall’omonimo nome.
L’abbazia di San Giovanni in Venere si trova a Fossacesia e si tratta di un complesso monastico composto da una basilica e dal vicino monastero, entrambi del XIII secolo. La sua collocazione, particolarmente suggestiva, offre una panoramica su una collina che domina con lo sguardo la costa vicina. Dal 2014 la sua gestione è affidata al Polo museale dell’Abruzzo. La chiesa, in tipico stile cistercense, presenta tre navate separate. Unici gli altorilievi con materiali antichi di recupero, il portale delle Donne e il campanile mozzato, in origine adibito a “torre difensiva”. Sotto l’altare maggiore una visita merita la cripta con le colonne di epoca romana. Il riferimento a “Venere” sembra derivare da una tradizione che voleva un tempio pagano dedicato a Venere Conciliatrice sul luogo dell’attuale chiesa e anche dal fatto che sotto l’Abbazia, è ubicata la fontana romana nota come “fonte di Venere” che tradizione pagana individuava come il luogo in cui si recavano ad attingere l’acqua le donne desiderose di maternità.
Quota individuale di partecipazione € 30; iscritti FAI € 25 ; volontari € 23, comprensiva del trasporto in pullman, guida, aperitivo sul trabocco. Escluso il pranzo. Per ulteriori informazioni contattare teramo@delegazionefai.fondoambiente.it; cell. 349 123 8617, Maria Pia Gramenzi.