Chi l’avrebbe mai detto che una vecchia tabaccheria anni ’30, in quel di Silvi, sarebbe diventata uno dei luoghi di entertainment più famosi d’Abruzzo? Tutto comincia nel 1994 quando Aldo Bertoni ed Ezio Romanelli decidono di lasciare così com’era quell’antico emporio, trasformandolo nel “Tabacchi Jazz”. Storia di un locale da Silvi a Pescara
Da allora, i due soci non si sono mai lasciati e hanno consolidato nel tempo quella che è stata una delle prime osterie in stile bolognese in Abruzzo, con musica rigorosamente dal vivo dal giovedì al sabato. E ancora oggi, nel 2012, i due lungimiranti soci lavorano alacremente affinchè il loro locale mantenga la sua vocazione iniziale.
“Da circa un anno – racconta Aldo Bertoni- ci siamo trasferiti a Pescara, in via delle Caserme 62, presso il Caffè Letterario, nel cuore della città. Il ‘Tabacchi Jazz’ segue le orme dello storico locale di Silvi. D’estate poi, ci spostiamo presso lo stabilimento balneare ‘Tre Palme’ sulla riviera di Montesilvano, rimanendo comunque attivi nel centro storico. Inoltre, in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo, il ‘Tabacchi Jazz’ ha ampliato le sue attività, offrendo sia un servizio di ristorazione che congressuale”. Dal lunedì al venerdì, il locale diventa un punto di riferimento per le realtà lavorative limitrofe, soprattutto nell’ora del brunch, con ricchi buffet, caratterizzati da antipasti, contorni e verdure. Dal giovedì al sabato, invece, si può cenare, ascoltare musica live per tutti i gusti e, ovviamente, ballare. “Proponiamo sempre piatti tipici abruzzesi – prosegue Bertoni – e selezioniamo buona musica per un pubblico eterogeneo. Spaziamo dal rockabilly al jazz.
Da quando ci siamo trasferiti, affittiamo gli spazi museali per feste private. Possiamo ritenerci estremamente soddisfatti del successo riscontrato in questo primo anno del ‘Tabacchi jazz’ a Pescara, abbiamo sempre lavorato con passione, puntando al massimo della qualità. La nuova sfida che ci proponiamo per il 2012 è quella di riuscire, in questo momento di crisi, a contribuire al rilancio della zona di Pescara che ci ha accolti”.