Organizzato dal comune di Castelli (TE) in collaborazione con le associazioni locali, le attività economiche del territorio ed i docenti e gli allievi del liceo artistico Grue, da venerdì 12 a domenica 14 aprile le vie del borgo famoso nel mondo per la bellezza delle sue ceramiche si animeranno grazie all’evento Chicchere&Cioccolato.
Ideata nell’ambito delle Giornate al Borgo promosse e finanziate dal GAL Gran Sasso Laga, la manifestazione rivolta ai chocolate lovers e a tutti gli appassionati delle bontà agroalimentari offrirà ai visitatori la possibilità di immergersi nella splendida cornice primaverile della cittadina teramana attraverso un goloso viaggio alla scoperta del cioccolato, tra nuovi gusti e sapori di una volta, insieme all’antica tradizione ceramista di Castelli.
«Con questo evento – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca – abbiamo coinvolto associazioni, istituti scolastici e artigiani locali in un vero e proprio progetto di comunità per rilanciare e valorizzare con rinnovato entusiasmo il nostro borgo e la storia ultracentenaria del suo artigianato artistico, insieme alle tipicità agroalimentari prodotte in un contesto ambientale di grande fascino naturalistico». «In questo evento potremo vedere all’opera il modello di una scuola che si pone all’avanguardia nel suo genere – ha aggiunto la dirigente del liceo Grue, Eleonora Magno – non solo nel percorso formativo, ma anche per il suo rapporto con il contesto socio-economico e produttivo locale. Docenti e studenti metteranno a disposizione dei visitatori le loro conoscenze per valorizzare un patrimonio culturale che ci appartiene e che consentirà ai partecipanti di vivere l’esperienza dell’arte».
«Il format Giornate al Borgo – ha concluso il presidente del GAL Gran Sasso Laga, Carlo Matone – è stato ideato con l’obiettivo di favorire il turismo lento e curioso nei comuni delle aree interne, puntando sulle loro specificità e sull’originalità delle loro tradizioni, anche scoprendone alcuni aspetti ancora poco conosciuti, come nel caso di Castelli e la sua chicchera, che era stata quasi dimenticata». In pochi sanno, infatti, che l’eccellenza artigiana di questo borgo ha contribuito a scrivere una curiosa pagina della storia del cioccolato attraverso la chicchera, la tradizionale tazza nella quale le nobildonne erano solite degustare la cioccolata e la cui invenzione è attribuita al grande maestro Carlo Antonio Grue, che viene così ricordato e celebrato in coincidenza dei 300 anni dalla sua scomparsa, anche attraverso gli studi innovativi di design sviluppati per l’occasione dagli studenti del liceo Grue proprio su questo antico manufatto.
Simile a una tazza da caffè, ma più grande e senza manico, la chicchera compare per la prima volta nel 1678 nelle casate dei vicerè spagnoli dove veniva servita una prelibata bevanda composta da polvere di cacao e caffè, molto costosa ed esclusiva poiché arrivava direttamente dal Sud America. Tra i motivi d’orgoglio dell’alta nobiltà castellana, le chicchere di Castelli erano talmente apprezzate da essere impiegate per doni importanti – alcuni esemplari sono stati rinvenuti anche in Inghilterra e in altre regioni d’Europa – o per fini decorativi, con i piattini che venivano molto spesso incorniciati e appesi.
Durante i tre giorni di Chicchere&Cioccolato le botteghe artigiane disseminate nel borgo saranno aperte per permettere al pubblico di vedere i maestri al lavoro e cercare di scoprire i segreti di ciascuno di loro nel plasmare e cuocere l’argilla, negli stili adottati, nei motivi e nei colori decorativi che da sempre caratterizzano la produzione locale. Tra performance artistiche e narrazioni itineranti in cuffia, ricco si presenta il programma delle iniziative – tutte gratuite con prenotazione al numero 338 2052070 (QUI il programma completo) – con postazioni dedicate al cioccolato servito nelle chicchere realizzate dagli allievi del liceo e distribuite all’ingresso, ma anche stand con tutto il meglio della produzione agroalimentare teramana e la possibilità di partecipare, sempre su prenotazione, alla degustazione dal titolo Tre Cieli dentro il piatto allestita dagli allievi dell’Istituto Di Poppa-Rozzi di Teramo.
Non mancheranno i laboratori che consentiranno di imparare l’arte ceramica castellana – dalla preparazione dell’argilla fino alla cottura – con un focus sulla tecnica giapponese raku, una ceramica dall’aspetto unico, ricco di irregolarità e imperfezioni, e altri laboratori dedicati alla pittura per scoprire le tecniche, i motivi e lo stile della tradizione ceramica castellana, da applicare alla chicchera e agli altri manufatti tipici. Infine imperdibile il tour (con servizio navetta) per la visita alla chiesa di S. Donato, definita da Carlo Levi la Sistina della Maiolica, e al liceo Grue per ammirare il Terzo Cielo, la raccolta internazionale di arte ceramica contemporanea e il presepe monumentale.