Tra le remote cittadine medievali d’Italia si staglia il borgo abruzzese di Civitella del Tronto, piccolo gioiello racchiuso tra le mura dell’imponente fortezza
Testo a cura della Redazione, foto di Maurizio Anselmi
Il nostro territorio è ricco di cittadine di straordinaria bellezza e remoti borghi medievali che hanno conservato intatta la magnificenza di un passato in qualche modo cristallizzato nei secoli e attraverso i quali riecheggia con forza l’eco di tempi lontani. Così, passeggiando tra le antiche case e le strette strade si ha quasi l’impressione di essere trasportati indietro nel tempo. E tra i centri più belli troviamo sicuramente la splendida Civitella del Tronto che, con i suoi 650 m circa sul livello del mare, si erge maestosa e severa osservando e controllando dalla sua Fortezza del XVI secolo, ultimo baluardo dei Borbone di Napoli e del Regno delle due Sicilie, tutto il territorio circostante. Una cittadina piccola ma ricca di storia che nei secoli è stata in grado di fronteggiare lunghi assedi, da quello francese nella seconda metà del ‘500 fino a quello avvenuto durante il Risorgimento, quando resistette strenuamente, arrendendosi addirittura solo dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia. Un valore enorme dunque quello della cittadina di Civitella, sia a livello storico che architettonico, che al suo interno nasconde alcune delle più belle strade medievali della regione, dove potersi addentrare alla scoperta di importanti testimonianze d’arte, tra le chiese, i magnifici edifici rinascimentali, il Museo di Armi e mappe nautiche all’interno della fortezza dove si conservano reperti del XVIII e XIX secolo, o deviando verso la “Ruetta d’Italia”, considerata la via più stretta di tutta la nazione, non dimenticandosi però delle leggende sui tanti turisti che vi sarebbero rimasti incastrati alla fine del cammino.