È il maestro pasticcere rosetano Sandro Ferretti il nuovo presidente di Qualità Abruzzo, il consorzio che raccoglie l’eccellenza regionale della ristorazione e della pasticceria. Subentrato al posto dello chef Marcello Spadone, per due mandati consecutivi al timone del sodalizio, ad affiancare Ferretti anche un nuovo consiglio direttivo composto da tutti i ristoranti stellati abruzzesi e da altri illustri colleghi: vicepresidenti Peppino Tinari (Ristorante Villa Maiella) e William Zonfa (Ristorante Magione Papale); consiglieri: Marcello Spadone (Ristorante La Bandiera), Nuccia De Angelis (Ristorante D.One), Massimiliano Capretta (Ristorante Arca), Concezio Gizzi (Ristorante La Corniola), Gianluigi Di Vincenzo (Pizzeria Giangi).
Sandro Ferretti, membro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI), pasticcere di lungo corso e tra i più apprezzati professionisti dell’arte bianca a livello nazionale, nel discorso all’assemblea dei soci ha individuato tre valori – Unione, Collaborazione, Entusiamo – che dovranno caratterizzare la sua presidenza, indicando il percorso per il prossimo triennio del mandato: «Accrescere la notorietà di Qualità Abruzzo e dell’Abruzzo, prima a livello nazionale e successivamente a livello europeo e internazionale». Ha quindi rinnovato l’invito alla coesione tra i soci e con le istituzioni abruzzesi, nella convinzione che solo il gioco di squadra possa essere la chiave per accendere i riflettori sul territorio e sui suoi protagonisti. Attivare flussi turistici di soggetti attenti al rispetto del binomio alta qualità e ristorazione di livello, valorizzare le ricchezze territoriali, a partire dalle materie prime che chef e pasticceri plasmano nelle loro creazioni.
Il consorzio Qualità Abruzzo è attivo da molti anni nella valorizzazione del proprio territorio, potendo vantare la partecipazione, sia come gruppo, sia a livello individuale da parte dei suoi membri, a numerosi eventi di prestigio come Expo e Vinitaly. In un periodo in cui si parla tanto di biodiversità, poche regioni la possono esibire come l’Abruzzo che, in pochi chilometri dall’Adriatico alle cime dell’Appennino, mostra paesaggi, cultura, tradizioni vari e mutevoli. Varietà che diventa ricchezza di proposta e reinterpretazione nelle mani sapienti dei membri del sodalizio.