Intervista al fotografo e filmaker internazionale Alessandro Petrini
“La mia trasferta in terra australe prevedeva alcuni giorni in Nuova Zelanda, nell’isola sud e più precisamente nella zona dei grandi laghi. Una terra mitica che ti entra nel cuore e che, in più di una circostanza mi ha ricordato l’Abruzzo montano e nello specifico Campo Imperatore“.
di Paolo de Siena
La bellezza dell’Abruzzo ha da sempre stimolato le menti creative che qui sono nate e hanno vissuto. Dopo essere partito raccontando la sua terra il fotografo e filmmaker Alessandro Petrini, ha iniziato negli ultimi anni a esplorare l’Europa prima e il resto del mondo poi. Nel maggio di quest’anno è stato invitato ad intervenire come relatore durante la più importante convention fotografica del Queensland australiano – Gems of the Outback. In questa intervista Alessandro Petrini ci racconta la sua esperienza nell’emisfero australe.
Raccontaci come un abruzzese sia potuto finire a 20 mila chilometri da casa, nel Queensland australiano, a parlare del suo lavoro davanti a un pubblico di addetti ai lavori.
Gli organizzatori della convention Gems of the Outback conoscevano i miei lavori, sia video che fotografici e mi hanno scelto come unico europeo per intervenire durante le giornate della manifestazione, dal 5 all’8 maggio scorso.
In cosa consistevano i tuoi interventi?
La conferenza prevedeva, durante la mattinata, gli interventi dei relatori in una bella sala del comune di Emerald davanti a circa 200 spettatori molto interessati. Nel pomeriggio invece c’erano i workshop di varia natura che erano tenuti dagli stessi relatori. Nella prima giornata c’è stato il mio workshop di ritratto creativo. Ho portato un gruppo di 20 persone, composto da fotoamatori e professionisti, alla diga di Fairbank al tramonto e ho spiegato quello che era il mio approccio non convenzionale al ritratto cercando di far tirare fuori a loro stessi delle idee che potessero esprimere la loro visione di fotografia creativa. Nella seconda mattinata invece c’è stato il mio intervento come “presenter” nell’auditorio dove ho parlato per un’ora di fotografia paesaggistica, timelapse, fotografia notturna e video.
Com’è stata la risposta del pubblico?
Gli argomenti hanno destato grande interesse. Ero l’unico relatore a trattare sia la materia paesaggistica che il video. Ho cercato di proporre dei contenuti che fossero in qualche modo interattivi, mostrando dei video, parlando del modo in cui vengono realizzati, dell’attrezzatura che utilizzo, della pianificazione dei miei scatti e intrattenendo il pubblico con qualche aneddoto simpatico. Ero un po’ la mascotte della manifestazione e durante il mio intervento abbiamo anche scambiato qualche divertente siparietto con gli altri presenters.
Sei riuscito a inserire un po’ di Abruzzo negli argomenti che hai trattato?
Certo! Dopo una piccola introduzione ho subito mostrato Twofold Nature – Abruzzo Sublime and Beautiful (prodotto da Tesori d’Abruzzo) ed è stato bello vedere gli sguardi dei partecipanti rapiti dalla bellezza e varietà dei nostri paesaggi. Anche dopo aver viaggiato molto e visto luoghi straordinari continuo a pensare che il potenziale della nostra terra sia assolutamente ancora tutto da scoprire e mostrare in giro per il mondo.
Hai avuto modo di conoscere gli altri relatori? E le persone come ti hanno accolto?
Questo è stato sicuramente uno degli aspetti più interessanti della mia esperienza “down under”. Mi sono sentito immediatamente a casa. Ho vissuto con la famiglia di Pam, una delle organizzatrici, per qualche giorno e questo mi ha catapultato subito in un mondo diverso da quello italiano ed europeo. Gli australiani sono gente amabile e disponibile che ti fa sentire parte del suo gruppo. Il fotoclub di Emerald mi ha invitato anche a un incontro preliminare dove ci siamo divertiti come fossimo vecchi amici. Per quanto riguarda gli altri relatori ho avuto modo di scambiare pareri e impressioni con gran parte di loro, da Ken Drake, famoso fotografo da studio specializzato in ritratti di animali e fotografo dell’anno australiano per diversi stagioni a Steve Parish, fotografo storico dell’ambiente naturale australiano. Proprio Steve mi ha coinvolto in un suo progetto chiedendomi di aggiungere la mia firma a un suo e-book didattico parlando di time-lapse e fotografia notturna. Un grande uomo col quale ci siamo divertiti molto parlando anche di musica, video e concludendo il tutto con una cena italiana preparata da me l’ultimo giorno.
La tua esperienza nell’emisfero sud non si è limitata all’Australia, vero?
Oltre a workshop e conferenza la mia trasferta in terra australe prevedeva alcuni giorni in Nuova Zelanda, nell’isola sud e più precisamente nella zona dei grandi laghi. Una terra mitica che ti entra nel cuore e che, in più di una circostanza mi ha ricordato l’Abruzzo montano e nello specifico Campo Imperatore. A metà maggio si era in pieno autunno e i colori era davvero straordinari. Ero lì per girare un video che uscirà tra settembre e ottobre di quest’anno.
Troverai tempo anche per fotografare e riprendere la tua terra d’origine?
L’Abruzzo è la mia terra e continua fonte d’ispirazione. Quando sono a casa ho il bisogno di rivedere alcuni luoghi, specialmente della montagna, che mi hanno spinto quando ero più giovane ad abbracciare la fotografia e il video di paesaggio. Quest’anno il lavoro mi ha portato in Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Emirati Arabi e tra qualche giorno in Cina, ma il richiamo della mia terra è sempre forte e sempre lo sarà.
CHI E’ ALESSANDRO PETRINI
Lavora come fotografo e filmmaker professionista dal 2003. Ha lavorato e collaborato con molte aziende di livello internazionale quali Calzedonia, Leroy Merlin, Markbass, Roger Dubuis ed è parte integrante dell’FFF Creative studio, leader nella creazione di video in ambito Motorsport.
È endorser per l’azienda italiana di materiale video/time-lapse ShooTools, di Montura, leader nel campo dell’abbigliamento per la montagna e di STC Filters Optics. Ha inoltre collaborazioni con aziende come Leofoto e Photofuture.
Il suo video Twofold Nature – Abruzzo Sublime and Beautiful, realizzato in collaborazione con Tesori d’Abruzzo, è stato finalista al Views of the World di Montreal, mentre il suo Samhla è stato premiato al Memorial Maria Luisa di Oviedo. Ha tenuto e continua a tenere numerosi corsi e workshop in giro per il mondo.
Quest’anno ha visitato più di dieci paesi in tre continenti, dall’Australia alla Spagna, dal Giappone alla Scozia, dagli Emirati Arabi alla Nuova Zelanda per scattare le sue foto e girare i suoi video.