Bonus vacanze e inserimento della politica turistica nella nuova programmazione dei fondi europei. Si stratta di alcune delle richieste formulate nella mattinata dalla Conferenza degli assessori regionali al ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, come anticipa l’assessore al Turismo e alla Cultura, Mauro Febbo, nella sua veste di coordinatore nazionale sul turismo, alla redazione di “Sos Coronavirus”. “Siamo tutti d’accordo nel dire che il turismo è il comparto più colpito, con danni nell’immediato pari al 100 per cento, con strascichi che si ripercuoteranno nel biennio successivo”. Le indicazioni delle Regioni al Governo sono ad ampio spettro: il bonus vacanze, con l’abbattimento fiscale per chi ne fruisce, è decisamente la misura più caldeggiata, anche alla luce di quello che si preannuncia un turismo di tipo domestico o di prossimità.
Al vaglio del Ministro sono state poste poi altre misure come il trasferimento della tassa di soggiorno alle stesse imprese turistiche, il credito fiscale per i locatari, forme di finanziamento a fondo perduto in conto capitale, e, perfino, l’abbattimento totale dell’Imu per l’anno in corso, con percentuali di esborso decrescenti nei prossimi due anni. Accanto alla capacità finanziaria esprimibile dallo Stato, le Regioni hanno manifestato la volontà di voler fare la loro parte: “E’ necessario consentire ai territori di poter aiutare ulteriormente il comparto, derogando sulla rimodulazione e l’impiego dei fondi europei Por Fesr-Fse che non prevedono aiuti per il turismo”.
Secondo Febbo il Ministro avrebbe fatto proprie le indicazioni delle Regioni, salvo che per il punto relativo all’abbattimento dell’Imu, sulla cui misura si è riservato un approfondimento. “Il Ministro ci ha garantito che le proposte saranno sottoposte al vaglio del Consiglio dei Ministri. Speriamo che esse possano trovare accoglimento nel decreto di Aprile, in corso di scrittura”. A proposito di fase due, l’assessore Febbo ha spiegato che con “il ministro Franceschini abbiamo cominciato a ragionare sull’approvazione di linee guida che saranno necessarie alla riapertura delle attività, seppur con le dovute prescrizioni e la dovuta gradualità. Ma rigettiamo con forza l’idea fuorviante, paventata da rappresentanti dell’Ue, che non si debbano fare le prenotazioni per i mesi di luglio e agosto. Riteniamo che per quel tempo, con l’adozione dei dovuti protocolli, sarà possibile ricominciare ad essere turisti”.