Sette giorni di eventi per celebrare i 100 anni della Carta del Carnaro, ma non solo. Promossa dal Consiglio Regionale d’Abruzzo e dal comune di Pescara in alcuni dei luoghi iconici della città – dall’Aurum a piazza della Rinascita, fino al teatro d’Annunzio – la seconda edizione della Festa della Rivoluzione si svolgerà dal 2 all’8 settembre prossimi prevedendo nel ricchissimo cartellone spettacoli, concerti, convegni, incontri, dibattiti, proiezioni, seguendo come unico comune denominatore il genio di Gabriele d’Annunzio.
L’accesso a tutte le iniziative in programma sarà gratuito previa registrazione obbligatoria sul sito ufficiale www.dannunzioweek.it nel rispetto della normativa anti Covid. Ad illustrare stamattina i dettagli della manifestazione in una conferenza stampa coordinata dal giornalista Alessandro Sansoni hanno provveduto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri; l’assessore regionale al Turismo-Cultura-Spettacolo, Mauro Febbo; il Capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa; il sindaco di Pescara, Carlo Masci e il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri.
«Ritengo che la seconda edizione della Festa della Rivoluzione assuma un valore che va ben oltre l’eccellenza del programma, degli spettacoli teatrali, musicali o sportivi – ha sottolineato il presidente Lorenzo Sospiri – e piuttosto testimoni come l’Abruzzo abbia scelto una linea di responsabilità nella gestione della vita in un momento storico molto particolare. Ovvero, con il governatore Marsilio e l’assessore Febbo, abbiamo posto l’Abruzzo al centro dell’attenzione dettando le regole da seguire in occasione di eventi come la Perdonanza, il ritiro del Napoli Calcio, la festa dannunziana perché siamo certi che il distanziamento sociale, l’obbligo della prenotazione agli eventi, tutti gratuiti, comunque ci permetteranno di lavorare, di fare cultura, che per noi produce Pil, e di farlo in sicurezza. Spendendo 110mila euro in meno rispetto allo scorso anno – ha sottolineato il presidente Sospiri –, abbiamo messo in piedi un programma artistico straordinario che ci consentirà di porre l’Abruzzo al centro del dibattito politico nazionale, anche mettendo insieme personalità che la pensano diversamente per assicurare una pluralità di voci, con la volontà di non smettere di vivere né di fare eventi».
Il sindaco Carlo Masci ha annunciato che «tra i provvedimenti che farà l’amministrazione comunale c’è quello di aggiungere al logo del comune la dicitura Pescara Città di Gabriele d’Annunzio; chiederemo inoltre di essere inseriti nel novero dei Parchi Letterari visto che a Pescara abbiamo un caso unico, ovvero una strada che in meno di 100 metri ha visto nascere due dei più importanti personaggi del ‘900 italiano come d’Annunzio e Flaiano».
Celebrato dal presidente Antonio Zaffiri come «figlio della sua provincia che ha contribuito a far nascere», secondo l’assessore Mauro Febbo «per la cultura abruzzese d’Annunzio deve essere un brand; per questo gli eventi vanno ripetuti affinché acquistino risonanza e diventino un volano per lo sviluppo del territorio». «Quest’anno – ha infine dichiarato il presidente Marco Marsilio – ci concentreremo sulla Carta del Carnaro e insieme a personaggi illustri, dotati di curiosità intellettuale e pluralismo, ne scopriremo l’assoluta attualità, continuando il nostro impegno contro i 50 anni di ostracismo politico portato avanti contro d’Annunzio».
Tanti i nomi di prestigio previsti in cartellone, da Massimo Ranieri a Sergio Castellitto la cui presenza consentirà di parlare delle difficoltà nella riapertura delle sale cinematografiche; da Anastasio, che rapperà la Carta del Carnaro, a Paolo Mieli, con il quale si affronterà il rapporto tra d’Annunzio, il Corriere e Flaiano; passando per Giordano Bruno Guerri, Edoardo Sylos Labini e la satira pungente di Federico Palmaroli, Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Menzione a parte per il grande appuntamento con la nazionale italiana di calcio quando in piazza Salotto ci si ritroverà con il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini per festeggiare i 100 anni dello scudetto, simbolo creato proprio da Gabriele d’Annunzio. Durante la settimana della Festa della Rivoluzione sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Disobbedisco – La Rivoluzione di d’Annunzio a Fiume 1919-1920” ospitata nelle sale dell’Aurum e nella quale si racconta la poliedricità del d’Annunzio soldato e protagonista di Fiume.