L’AQUILA – Passato e presente in un intreccio sonoro caleidoscopico, affidato alla bacchetta di Pietro Borgonovo e a I Solisti Aquilani per il primo concerto del 2020 di “Musica per la città”, che si terrà a L’Aquila il 16 gennaio alle 18 nell’Auditorium del Parco.
In programma due brani di Corelli, il Concerto in fa maggiore op. 6 n. 6 e il Concerto in do maggiore op. 6 n. 10; il Concerto in re per archi di Stravinskij e in prima assoluta Acquetinte” per archi di Carlo Galante che dell’opera offre una suggestiva chiave di lettura.
“Frequentemente le acquetinte, così come le complementari acqueforti, hanno un’ispirazione gnomica: cercano d’illustrare, attraverso le figure incise, un’idea, un concetto. Possiedono una vocazione “letteraria” più spiccata di tutte le altre tecniche pittoriche. Queste caratteristiche, che mi attraggono da sempre, mi fanno prediligere questi particolari lavori artistici, tanto da tentare una (impossibile) traduzione musicale”.
Le tre acquetinte musicali hanno titoli letterari ma anche illustrativi: la prima s’intitola “Meriggio purpurea incandescenza. La seconda porta il titolo di “Notte, custode dei misteri”; è un verso, questo, tratto dal settimo libro della Metamorfosi di Ovidio. Il terzo titolo si riferisce a un’acquatinta vista da Galante e dal titolo “il busto di Beethoven sopra al pianoforte”.
Carlo Galante si è diplomato in Composizione sotto la guida di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi, presso il Conservatorio di Milano. Nel 1993 ha scritto il “Dies Irae” del Requiem per le Vittime della Mafia, realizzato nella Cattedrale di Palermo.
Ha scritto per il teatro e ha scritto anche molta musica sinfonica e cameristica eseguita in sedi prestigiose come Teatro alla Scala di Milano, Fondazione Santa Cecilia di Roma, Fondazione Teatro San Carlo di Napoli, Rai di Roma e di Napoli, Orchestra dei Pomeriggi musicale di Milano, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, ecc.
Ha pubblicato numerosi CD tra cui, recentemente, con l’etichetta EMA varie composizioni sinfoniche dal titolo “Racconti di pioggia e di luna”. Sta scrivendo l’opera-melologo “Il convitato delle ultime feste” su libretto di Stefano Valanzuolo tratto da un racconto di Villers de L’isle-Adam, che debutterà il prossimo maggio al Teatro San Carlo di Napoli.
A ottobre, per inaugurare la quarantesima edizione del GAMO, il debutto a Firenze, nella magnifica cornice della Certosa, del monologo lirico “Lacuna” su testo di Nicola Gardini.
Sul podio Pietro Borgonovo, ospite delle maggiori istituzioni musicali sia in Italia che all’estero. Da segnalare la presenza al Salzburger Festpiele alla guida del Klangforum Wien e dell’Arnold Schoenberg Chor, al Maggio Musicale Fiorentino, alla Biennale di Venezia, al Ravenna Festival. Dirige al Teatro di San Carlo di Napoli, alla Semperoper di Dresda, all’Arena di Verona, al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Verdi di Trieste e le principali orchestre in Italia, Europa e Stati Uniti.
Da non dimenticare la sua iniziale vocazione. Giovanissimo si impone quale solista di oboe sulla scena mondiale. Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg, si esibisce nelle principali sale e nei maggiori festival internazionali: Teatro alla Scala, Salzburger Festpiele, Biennale di Venezia, Musikverein di Vienna, Festival d’Automne di Parigi, Carnegie Hall di New York, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, Filarmonica di San Pietroburgo.
Pietro Borgonovo è Direttore Artistico della Giovine Orchestra Genovese, storica società di concerti, e dal 2003 Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Musica G. B. Viotti di Vercelli.
BIGLIETTI
Intero 12.00 euro – Ridotto 8.00 euro