L’incontro alle ore 11 di martedì 28 aprile all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, in Via Leonardo Da Vinci 1.
Domani alle ore 11, presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, si svolgerà l’incontro organizzato dalla casa editrice Ricerche&Redazioni di Teramo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. Intorno al volume “Il Teatro all’Aquila e in Abruzzo. TSA Cronaca e Storia” del giornalista Antonio di Muzio si articolerà il dibattito “Accademia di Belle Arti e TSA”; il libro ricostruisce infatti la collaborazione fattiva tra le due istituzioni negli anni in cui – era il 1970 – nasceva l’Accademia aquilana. “Presso l’Accademia il Tsa – si legge nel volume – aveva trovato un naturale alleato per lo sviluppo della sua politica culturale, tendente a coinvolgere nell’operatività teatrale l’intera comunità civica, come postulato dalle più moderne e attendibili metodologie socio-culturali. La Scuola di Scenografia dell’Accademia era anzi un vero e proprio cordone ombelicale, attraverso il quale uomini di teatro e di scuola, studenti e cittadini in genere venivano sempre meglio collegati su quel piano di organico scambio di esperienze che sta alla radice della moderna dinamica culturale. Tra l’altro, l’interazione con l’Accademia venne corroborata dalla presenza nel suo corpo insegnante di tre vecchie colonne dello staff artistico del Tsa, quali il regista Calenda, il costumista Francescangelo Ciarletta e lo scenografo Franco Nonnis, nonché dalla presenza di Fabiani, commissario governativo all’Accademia e consigliere delegato al Tsa”.
Una collaborazione proficua che portò alla ideazione e messa in scena di momenti memorabili nella storia, sia dell’Istituto di formazione che dello stesso TSA. Nel 1972 studenti dell’Accademia del corso di Sylvano Bussotti realizzarono la prima mondiale di Theatre Piece di John Cage; poi la collaborazione con l’altro insegnante di fama internazionale, Carmelo Bene, docente di Elementi di Regia, che condusse uno studio sui colori e sulla luce per le messinscena teatrali attraverso un dipinto di Ingres (pittore ottocentesco francese al quale si sono ispirati i massimi esponenti dell’Impressionismo) “La Baigneuse di Valpincon”. Un altro felice momento per l’Accademia fu l’ideazione e produzione insieme al Teatro Universitario, collaborazione del TSA e della Compagnia La Fabbrica, dello spettacolo “Gran serata Futurista! 1909 – 1930” di Fabio Mauri. Lo spettacolo fu rappresentato quattro volte: nel 1980 all’Aquila, nel 1982 a Roma e a Milano e nel 1986 a Venezia. Era una storia dei linguaggi futuristi all’interno della storia d’Europa. Nello spettacolo erano coinvolte 112 persone, tra attori e personale tecnico e artistico, ed esso era allestito secondo il dialetto del Manifesto del Teatro Totale di Marinetti e del Teatro di Varietà. All’incontro del 28 aprile, moderato dalla giornalista Angela Ciano e aperto dai saluti del Direttore Marco Brandizzi, parteciperanno alcuni docenti dell’Accademia che hanno vissuto questa stagione: Marcello Gallucci, Giancarlo Gentilucci, Enrico Sconci. Ospite d’onore il vignettista e caricaturista Walter Zarroli; sarà presente l’autore del volume Antonio di Muzio.