La presentazione nel workshop di lunedì 9 marzo ad Assergi.
A conclusione della prima fase del processo partecipativo, che costituisce l’azione più qualificante del progetto LIFE “Praterie”, si terrà lunedì 9 marzo, dalle ore 10, nella sede dell’Ente Parco, ad Assergi, la presentazione della versione definitiva delle Linee Guida per la Gestione dei Pascoli nel Parco Nazionale Gran Sasso – Laga. Le Linee Guida sono scaturite da un percorso di condivisione che ha impegnato per oltre un anno tutti i portatori d’interesse dell’area protetta, che si sono confrontati sulle attese e sulle problematiche legate all’allevamento, con l’obiettivo di giungere ad una regolamentazione quanto più armonica delle pratiche di pascolo, capace di incontrare le attese di sviluppo socio economico e gli interessi collettivi di conservazione della biodiversità.
Si tratta di un risultato significativo per l’Ente Parco, del cui raggiungimento il Presidente Arturo Diaconale e la Direttrice Facente Funzioni Silvia De Paulis, unitamente alla coordinatrice del progetto, Pina Leone, hanno voluto ringraziare quanti con il loro impegno lo hanno reso possibile: «Ricordiamo con piacere – scrivono nell’invito agli attori territoriali – il pur faticoso percorso di partecipazione sviluppato nell’ambito del progetto, con il contributo di tutti gli stakeholders istituzionali, economici e sociali, che hanno partecipato alla costruzione di Linee Guida che ci condurranno alla redazione di Regolamenti di Pascolo, secondo le diverse competenze e nel quadro normativo comunitario, nazionale e regionale». Il workshop di lunedì consentirà di riassumere in modo originale i passaggi sostanziali del percorso partecipativo fin qui sviluppato e sarà dedicato a valutare insieme l’impegno delle Amministrazioni locali rispetto al recepimento delle Linee Guida, per la redazione e l’approvazione dei singoli Regolamenti, che potranno essere così applicati in via sperimentale nella imminente stagione di pascolo. E’, questo, l’obiettivo stesso del progetto LIFE “Praterie”, che permette all’Ente Parco di impiegare risorse comunitarie per migliorare le infrastrutture di pascolo sul territorio, a vantaggio dell’attività economica delle aziende zootecniche nei Comuni del Parco.