testo di Ivan Masciovecchio.
Illustrata questa mattina al Piccolo Teatro Strehler di Milano, l’edizione numero 35 della guida Osterie d’Italia di Slow Food – la gialla, come viene comunemente chiamata tra gli addetti ai lavori in contrapposizione alla rossa francese della Michelin, la cui presentazione è prevista per il prossimo 5 novembre a Modena – restituisce la consueta e capillare mappatura dello stato dell’arte della tradizione culinaria del Belpaese declinata nelle sue infinite sfumature locali, autentico e prezioso sussidiario del mangiarbere all’italiana da portare sempre con sé durante le nostre occasioni di viaggio.
Tra le principali novità di quest’anno, la creazione di un inserto dedicato ai Locali Quotidiani – vale a dire pastifici, gastronomie, botteghe con cucina e altre realtà che non hanno la formalità di una vera e propria osteria, offrendo una proposta più leggera e a volte versatile, nelle modalità di servizio e fruizione, e spesso nel budget –, che ha portato così a 1917 le insegne consigliate da Slow Food in tutta Italia, con ben 460 novità rispetto all’anno passato, 324 delle quali (+13) premiate con il massimo riconoscimento della Chiocciola.
In Abruzzo, nel turn over di ingressi e uscite, scendono a 13 i locali premiati con la Chiocciola, con un saldo negativo di una unità. Facendo registrare due novità tra le osterie, si sono aggiudicate il titolo (in ordine alfabetico per località) PerVoglia (Castellalto, TE); Zenobi (Colonnella, TE); La Grotta dei Raselli (Guardiagrele, CH) – che riporta così la Chiocciola nella città di pietra di dannunziana memoria tredici anni dopo l’ultima assegnazione al ristorante Villa Maiella; La Bilancia (Loreto Aprutino, PE); Taverna de li Caldora (Pacentro, AQ); Taverna 58 (Pescara); Font’Artana (Picciano, PE); Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi, TE); La Corte (Spoltore, PE); Clemente (Sulmona, AQ) – altra bella storia di ristorazione familiare e regionale, che festeggia i suoi trent’anni di presenza in guida con la conquista della Chiocciola –; Terra di Ea (Tortoreto, TE). Mentre per le attività presenti nella categoria delle cucine regionali – rappresentate in Abruzzo dagli iconici arrosticini, i tradizionali spiedini di carne ovina cotti alla brace sulla caratteristica furnacella dalla forma stretta e lunga – hanno confermato la Chiocciola Perilli (Castilenti, TE) e Bracevia A Tutta Pecora (Francavilla al Mare, CH).
Passando ai numeri generali, l’Abruzzo fa registrare quattro nuovi ingressi in guida, vale a dire Antica Taverna (Navelli, AQ); Entroterra (Teramo); Il Grappolo D’oro (Lanciano, CH) tra le osterie e Arrosticini e Vini (Pescara) per le cucine regionali, ai quali si contrappongono le altrettante uscite di Sapori di Campagna (Ofena, AQ); Cibo Matto (Vasto, CH); Masseria Tattoni (Bellante, TE) e Delle Querce (Villa Celiera, PE), attestandosi quindi complessivamente su 52 osterie e 7 locali di arrosticini.
Infine, tornando alla novità rappresentata dall’indicazione dei Locali Quotidiani, sono dieci le insegne segnalate per l’Abruzzo, equamente suddivise in tre ciascuna per le province di Chieti (La Macelleria di Romantino, Guardiagrele, guidata dal vulcanico Antonio Panaccio col supporto della moglie Angela e dei figli Davide, Luca e Tino; Alibabar, San Salvo; Ristobar Histoniense, Vasto), L’Aquila (La Fenice, L’Aquila; Osteria Alimentari da Nonno Alberico, Monticchio; Fonte Romana, Pacentro) e Teramo (El Social Trattoria Bar, Alba Adriatica; +Tosto Gastrobottega, Atri, che l’estroso chef Gianni Dezio ha aperto insieme alla moglie Daniela Trabucco nella splendida piazza con vista sulla cattedrale e il teatro comunale; Al Belvedere, Notaresco), e una per il territorio pescarese, con il locale Salumerì che Duilio Nobilio e sua moglie Rossella Piersante gestiscono con passione da oltre un decennio proprio nel centro del capoluogo adriatico.