Manca davvero poco all’apertura del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, la festa del vino artigianale, di qualità e del territorio in programma da sabato 25 a lunedì 27 novembre nella nuova e più ampia sede di BolognaFiere, oltre 30.000 metri quadrati di superficie distribuiti su 4 padiglioni.
I numeri dell’edizione numero 12 vedono confermati 985 vignaioli italiani, 2 associazioni che fanno parte di CEVI (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants) e 29 olivicoltori FIOI, la Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti che con FIVI ha siglato un’alleanza fondamentale tra produttori agricoli. Una sola invece l’identità della manifestazione, l’unica in Italia ad essere organizzata dai vignaioli per i vignaioli e per chi ama i loro vini. «Mi piace continuare a ricordare che FIVI è un’associazione di rappresentanza, che tutela e difende i vignaioli italiani, non un organizzatore di eventi commerciali – sottolinea Lorenzo Cesconi, vignaiolo e presidente FIVI –. Questo è il valore che sta alle spalle del Mercato dei Vini, perché il pubblico che verrà a Bologna sa chi si troverà di fronte: vignaiole e vignaioli, coltivatori di vigna e produttori di vino, gli artigiani del vino italiano che si raccontano in prima persona».
Nata poco più di un anno fa, la delegazione FIVI Abruzzo e Molise guidata da Emilio Rapino in qualità di delegato e Claudio Cipressi e Franco Graziani come vice, sarà presente in massa all’evento con ben 24 vignaioli su 36 associati complessivi. Per l’Abruzzo ci saranno Ausonia (Atri, TE); Buzzarone (Torrevecchia Teatina, CH); Castelsimoni (Cese di Preturo, L’Aquila); Cataldi Madonna (Ofena, AQ); Cantina Cioti (Campli, TE); Cantina Diubaldo (Sant’Egidio alla Vibrata, TE); Fattoria Gaglierano (Città Sant’Angelo, PE); Fattoria Teatina (San Giovanni Teatino, CH); La Vinarte (Santa Maria Imbaro, CH); Cantine Maligni (Chieti); Monti (Controguerra, TE); Vini Paolucci (Paglieta, CH); Pesolillo tenuta agricola (San Giovanni Teatino, CH); Vini Pettinella (Silvi, TE); Podere della Torre (Spoltore, PE); Poderi Costantini (Città Sant’Angelo, PE); Rabottini Vini (San Giovanni Teatino, CH); Cantina Rapino (Francavilla al Mare, CH); Speranza Vini (Rosciano, PE); Tenuta i Fauri (Ari, CH); Tenuta Morganti (Torano Nuovo, TE); Tenuta Trium (Notaresco, TE). A rappresentare il Molise saranno Claudio Cipressi e Cantina Cianfagna, entrambe della provincia di Campobasso. Tra le piccole e medie imprese olivicole artigianali associate FIOI per l’Abruzzo ci sarà Tommaso Masciantonio di Casoli (CH).
L’Abruzzo inoltre sarà protagonista del premio Leonildo Pieropan dedicato alla memoria di uno dei fondatori di FIVI. Giunto alla nona edizione, quest’anno è stato assegnato ad Emidio Pepe dell’omonima cantina di Torano Nuovo (TE). Il patriarca della viticoltura d’Abruzzo ritirerà il premio lunedì 27 novembre in occasione dell’assemblea degli associati. Questa la motivazione con la quale FIVI ha voluto premiare lo storico socio abruzzese: «Emidio Pepe è l’Abruzzo. C’è chi lo definisce Mr. Montepulciano e mai soprannome fu così appropriato. Nel 1964 fonda la sua azienda e comincia la produzione dei suoi vini, quando in Abruzzo non esistevano ancora le denominazioni: lui e altri vignaioli si misero d’impegno e diedero il loro contributo per plasmare la viticoltura abruzzese, nella consapevolezza che i risultati migliori si ottengono unendo le forze, e che il successo di ogni vignaiolo è legato indissolubilmente al successo del proprio territorio. Quando nel mondo non c’era spazio che per vitigni e vini di grande blasone, Emidio Pepe ha preso la sua valigia e i suoi vini, mettendosi in gioco in prima persona, senza l’aiuto di nessuno se non delle sue forze, diventando così un modello che da generazioni tanti vignaioli abruzzesi cercano di seguire, traendo ispirazione dal suo esempio. E se, nonostante le difficoltà, ancora oggi qualcuno decide di fare questo mestiere, pensando che il vino sia il frutto della vite e di una vita dedicata al lavoro, ci risulta ancora più facile capire che l’esempio di vignaioli come Emidio Pepe continua a dare i suoi frutti».