È stato lo splendido Castello Caldora di Pacentro, in provincia dell’Aquila, contrassegnato dalle sue maestose torri a base quadrata, ad ospitare nei giorni scorsi la presentazione della guida Osterie d’Italia 2016 di Slow Food. Ben 1.707 i locali presenti all’interno di questo autentico sussidiario del mangiarbere all’italiana giunto alla sua ventiseiesima edizione; in lieve calo rispetto all’anno precedente, ma con un aumento di nuove segnalazioni superiore al 12%.
«A distanza di ventisei anni – ha dichiarato Eugenio Signoroni, curatore nazionale della guida insieme a Marco Bolasco – l’intuizione di dar vita a questa pubblicazione risulta più che mai valida in quanto oggi è sempre più difficile scovare locali che possano definirsi autenticamente osterie, ovvero quei luoghi dal forte profilo identitario in grado di raccontare attraverso la propria cucina il contesto in cui essa viene realizzata, con un occhio di riguardo all’accoglienza che dovrebbe essere calda e familiare». A proposito di ospitalità, oltre ai simboli più o meno storici utilizzati per caratterizzare alcuni dei locali descritti (il Formaggio per una valida proposta di prodotti caseari, la Bottiglia per quanto riguarda i vini, l’Annaffiatoio per la presenza di orti di proprietà, l’Insalatiera dove poter scegliere un menu vegetariano), quest’anno la guida propone anche la Chiave, che segnala quei luoghi in cui oltre a mangiare bene è possibile anche sostare ed alloggiare.
Come sempre i numeri dell’Abruzzo sono stati snocciolati dal coordinatore regionale Massimo Di Cintio. «Sono 51 le osterie presenti in guida, 5 in più dell’anno scorso; 9 le novità, mentre 4 risultano le uscite, di cui due purtroppo per cessata attività, vale a dire La Roccia di Carpineto della Nora e Antico Cantinone di Teramo. 9 sono i locali dell’arrosticino, 7 invece quelli confermati nella sezione Oltre alle Osterie». Sottolineando la trasversalità di una guida che si rivolge a tutti, dai gourmet agli amanti della tradizione, si è poi soffermato sulla figura del cuoco, promuovendolo «ambasciatore del proprio territorio, al quale la guida affida il cliente-viaggiatore, da accogliere sempre con il sorriso insieme alla sua squadra di collaboratori in modo da farlo tornare».
Dopo un aperitivo offerto dalle osterie molisane Dentro le Mura e La Grotta da Concetta – unici locali chiocciolati regionali – la serata è poi proseguita presso il ristorante Taverna de li Caldora dove la famiglia Cercone, in compagnia degli altri chef abruzzesi titolari del massimo riconoscimento della Chiocciola, ha dato vita ad una cena collettiva aperta da un bollito di baccalà con salsa di prezzemolo, basilico, aglio rosso di Sulmona e cipolline fresche, seguito da una polenta di farro con crema di Canestrato di Castel del Monte (Sapori di Campagna, Ofena), tagliolini alla Vecchia Marina (Vecchia Marina, Roseto degli Abruzzi), corde di frate con sugo di capra (Font’Artana, Picciano), gallotta teramana con ortaggi agrodolci (Borgo Spoltino, Mosciano Sant’Angelo), spezzatino di agnello con i carciofi in crosta di pane (Zenobi, Colonnella); per chiudere con una Torta 58 realizzata dalla Taverna 58 di Pescara.
Nel dettaglio riportiamo i principali riconoscimenti assegnati dalla guida 2016, suddivisi per provincia.
Chiocciole (7)
Provincia dell’Aquila (2): Sapori di Campagna (Ofena), Taverna de li Caldora (Pacentro)
Provincia di Pescara (2): Taverna 58 (Pescara), Font’Artana (Picciano)
Provincia di Teramo (3): Zenobi (Colonnella), Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi), Borgo Spoltino (Mosciano Sant’Angelo)
Formaggi (4)
Provincia dell’Aquila (2): Sapori di Campagna (Ofena), Taverna de li Caldora (Pacentro)
Provincia di Chieti (2): Vineria per Passione (Vasto), Osteria delle Spezie (S. Salvo)
Bottiglie (11)
Provincia dell’Aquila (2): Da Giocondo (Rivisondoli), Taverna de li Caldora (Pacentro)
Provincia di Chieti (3): Vineria per Passione (Vasto), Da Ferri (Vasto), La Grotta dei Raselli (Guardiagrele)
Provincia di Pescara (3): Taverna 58 (Pescara), Font’Artana (Picciano), Locanda Manthoné (Pescara)
Provincia di Teramo (3): Zenobi (Colonnella), Vecchia Marina (Roseto degli Abruzzi), La Piazzetta (Sant’Omero)