Sono state le accoglienti e storiche mura dell’Osteria Corridore dell’Aquila ad ospitare una gustosa serata dedicata all’abbinamento tra alcuni dei vini bianchi più interessanti ed originali d’Abruzzo e la freschezza del pesce di montagna, ovvero il baccalà, per l’occasione proposto in diverse forme e consistenze dalla chef Serena Deli.
Avvincente anche la formula scelta dal titolare Francesco De Matteis per l’assaggio dei vini, con i commensali liberi di spaziare tra le quindici etichette a disposizione, da abbinare ai singoli piatti secondo gusto e sensibilità propri, recandosi personalmente al bancone dove l’attento Andrea Carrozzi, responsabile di sala e sommelier, provvedeva alla mescita.
Giovani, frizzanti, invecchiati, barricati, macerati, orange. Selezionati tra giovani produttori e cantine già affermate in rappresentanza dell’intero territorio regionale, erano presenti i vini delle aziende Vigna di More (Kerner 2017) di Goriano Valli e Biominaco (Trebbiano macerato 2019, Trebbiano orange 2019) di Bominaco per la provincia dell’Aquila; Valle Reale (Pecorino 2018) di Popoli e Tiberio (Pecorino 2017) di Cugnoli per la provincia di Pescara; Lunaria (Civitas Pecorino Spumante Brut) di Orsogna, Jasci e Marchesani (Histonium Riesling 2018) di Vasto e Feudo Antico (Pecorino 2018) di Tollo per la provincia di Chieti; Abbazia di Propezzano (TAb Trebbiano 2017) di Morro d’Oro, Antica Tenuta Pietramore (Pecorino Superiore 2018 e Trebbiano metodo ancestrale 2018) di Controguerra, La Quercia (Mastrobono Platino 2016) di Morro d’Oro, Orlandi Contucci Ponno (Colle della Corte Trebbiano Superiore 2014) di Roseto degli Abruzzi, San Lorenzo (Casabianca Pecorino-Passerina 2019 e Chioma di Berenice Chardonnay 2018) di Castilenti per la provincia di Teramo.
Tra autentiche sorprese e ribadite certezze, come in un gioco di piacevole e reciproca esaltazione, ad essi si sono affiancate le preparazioni che la giovane e talentuosa chef abruzzese formatasi alla scuola di Gualtiero Marchesi ha realizzato per la serata, attingendo a piene mani a materie prime del territorio, ma non solo, come nel caso dell’Insalatina di fagiolo poverello di Santo Stefano di Sessanio, maggiorana e baccalà con bruschetta profumata all’aglio rosso di Sulmona. A seguire, Panzerotto al baccalà con pomodorini confit; Sformatino di riso Carnaroli al radicchio e baccalà; Barchetta di patata, baccalà e caciocavallo; Crostatina con mozzarella e alici del Cantabrico; Involtini di scarola, olive e alici; Trighetti (spaghetti triangolari) aglio, olio e alici.
Organizzata nel pieno rispetto della normativa anti Covid, con tavoli opportunamente distanziati, gel igienizzanti a disposizione in sala e nei servizi igienici e con i commensali disciplinati nell’indossare la mascherina durante ogni spostamento in sala, la piacevole e gustosa serata si è conclusa con una dolcezza ai fichi accompagnata dallo storico ed odoroso liquore Corfinio Barattucci, la cui affascinante storia è possibile scoprire cliccando QUI.