testo di Ivan Masciovecchio.
Tra pochi giorni saranno sette gli anni passati dalla maledetta scossa sismica del 2009, quella capace di devastare in pochi secondi un’intera città, cancellando 309 vite e stravolgendo in maniera irreversibile il futuro di chi invece è riuscito a sopravvivere alla tragedia. Da allora, L’Aquila cerca faticosamente di rialzarsi in piedi e rimettersi in cammino, scrollandosi di dosso macerie fisiche e soprattutto psicologiche, cercando di ricostruire un nuovo tessuto sociale disgregatosi nel tempo, che restituisca quanto più possibile un’idea di città.
Per questo, la nascita della Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Centrale (FISAC) festeggiata nei giorni scorsi presso la splendida sede municipale di Palazzo Fibbioni recentemente restaurata e restituita alla collettività, ha assunto un significato del tutto particolare, uno (stra)ordinario momento di socialità capace di raccontare il senso della dinamicità che il capoluogo d’Abruzzo sta vivendo – secondo le parole del sindaco Massimo Cialente – dopo un avvio di ricostruzione lento e problematico.
Oltre al presidente nazionale Franco Maria Ricci, all’incontro erano presenti l’assessore regionale alle Politiche agricole Dino Pepe, il presidente di Assoenologi Abruzzo e Molise Nicola Dragani ed il professore e produttore Luigi Cataldi Madonna, i quali hanno dato vita ad una interlocutoria discussione su Doc e Docg, dai vitigni ai territori. Ben più allettante si è rivelata invece la degustazione di circa 50 vini abruzzesi recensiti sulla guida Bibenda 2016 – tra cui le 20 etichette premiate con il massimo riconoscimento dei 5 Grappoli – proposti al pubblico attraverso un percorso eno-sensoriale che prevedeva banchi d’assaggio separati per bianchi, Cerasuolo e rossi, in modo da farne apprezzare al meglio le rispettive caratteristiche.
«Con questo primo evento – ha dichiarato Antonello Moscardi, presidente della FISAC – diamo il via ad un anno ricco di appuntamenti di qualità, tra degustazioni, viaggi studio e soprattutto corsi altamente professionalizzanti». Un anno segnato dallo scorrere di particolari stagioni vinose durante il quale, come da programma, dopo la primavera sfidante si assisterà all’arrivo dell’estate coinvolgente, con una verticale di 7 grandi annate di Mormoreto Castello di Nipozzano presentate da Sergio Di Loreto dell’azienda Marchesi de’ Frescobaldi (21 giugno); dell’autunno meditante, con la presenza a L’Aquila di Angelo Gaja per un racconto con il naso fuori dal bicchiere di ben 11 etichette delle sue produzioni (28 settembre); infine dell’inverno seducente, per un brindisi di auguri in Franciacorta con le migliori bollicine scelte in collaborazione con il Consorzio di tutela (19 dicembre).
Rinascere anche grazie al vino ed all’idea di convivialità che intimamente porta con sé. L’Aquila ci crede, tanto che dal 26 al 28 maggio prossimi ospiterà la XV edizione del concorso enologico internazionale La Selezione del Sindaco, evento promosso con il sostegno dell’associazione nazionale Città del Vino. In alto i calici, dunque, e chi non beve con gli aquilani…