testo di Ivan Masciovecchio.
Si svolgerà il prossimo venerdì 13 maggio, dalle ore 10, l’inaugurazione dello spazio narrativo dedicato al fagiolo Tondino del Tavo, allestito in via dei Normanni 6 nell’incantevole borgo di Loreto Aprutino (PE). Un luogo espositivo nuovo all’interno del quale la storia e le caratteristiche organolettiche del prezioso ed antico legume d’Abruzzo verranno raccontate attraverso una intensa sequenza fotografica sulla semina e la raccolta realizzata dal fotografo pescarese Luciano D’Angelo. Qui inoltre i visitatori potranno trovare informazioni sulle attività dei sedici produttori coinvolti nel consorzio di tutela, sulle tecniche di lavorazione ed al contempo scoprire l’unicità del territorio dove il pregiato fagiolo viene coltivato, fino a conoscerne le applicazioni in cucina testimoniate dalle ricette realizzate dai più importanti cuochi abruzzesi.
Dopo la cerimonia ci si sposterà nel vicino teatro Comunale in via dei Mille 4 dove, dalle ore 11, è in programma il convegno La protezione della denominazione del prodotto tipico e la conservazione del seme al quale interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente; il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis; il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri; il presidente del GAL Terre Pescaresi, Gianluca Buccella.
Previsti gli interventi di Alessio Marini, presidente del Consorzio di tutela Fagiolo Tondino del Tavo (Il ruolo dei custodi del fagiolo Tondino del Tavo); Fabio Belfiore, produttore e vicepresidente del consorzio (Storia e caratteristiche organolettiche del fagiolo Tondino del Tavo); Maurizio Odoardi, ex responsabile ufficio Biodiversità della Regione Abruzzo (L’iscrizione all’anagrafe della biodiversità); Francesca Petrei Castelli del Pastificio Verrigni (La promozione del fagiolo Tondino del Tavo).
Inserito dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani (PAT), nonché recentemente tutelato dal marchio dei Presìdi Slow Food (leggi QUI per saperne di più), il fagiolo Tondino del Tavo trova storicamente il suo habitat naturale lungo la vallata del fiume omonimo, nel territorio dei comuni di Penne, Loreto Aprutino, Collecorvino e Cappelle sul Tavo, tutti in provincia di Pescara. Data la sua tipologia di pianta rampicante, viene allevata con l’ausilio di un tutore di legno. Necessita di un terreno non troppo profondo, di natura sabbiosa e ghiaiosa, nonché di un apporto idrico abbastanza elevato. Il suo ciclo colturale, della durata di circa sei mesi, prende avvio tra il 15 giugno ed il 15 luglio con la semina, prosegue con la fioritura prevista intorno alla seconda decade di agosto e termina tra novembre e dicembre con la raccolta – complessivamente, circa 60-65 quintali all’anno – quando il baccello, non più grande di 8-10cm e dalla forma classica, è ormai secco.
Il seme in esso contenuto, invece, si presenta tondeggiante (da qui il nome) e di dimensioni medio-piccole (8mm x 6mm), con una buccia sottilissima e lucida ed un colore che va dal bianco latte all’avorio, con tendenza però a scurirsi a causa delle muffe qualora – durante la fase di maturazione – l’annata si presenti particolarmente umida e piovosa; in questo caso il prodotto, rigorosamente selezionato a mano anche per verificarne le dimensioni, sarà inutilizzabile e pertanto inevitabilmente scartato. Da qui la sua preziosità. In cucina si può gustare lessato e condito con olio extravergine d’oliva oppure in zuppe e insalate. Tipico è l’abbinamento con la zucca, con cui condivide la medesima stagione di raccolta.