Sarà inaugurata domani, domenica 8 luglio alle ore 18.30, negli spazi del Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova (TE) – e con una significativa installazione realizzata all’interno del Museo Civico Archeologico “Torrione La Rocca”, che la completa – la mostra dell’artista camplese Luca Farina Frammenti di grazia, curata dalla direttrice del museo Marialuisa De Santis e dal direttore tecnico scientifico del Polo Museale Civico, Sirio Maria Pomante. L’esposizione rientra nella programmazione comunale di eventi in ricordo dei novant’anni dalla morte del munifico intellettuale Vincenzo Bindi, a cui Giulianova deve l’importantissimo lascito della biblioteca e della pinacoteca civiche.
Classe 1982, Luca Farina nel 2006 consegue la laurea triennale in Pittura e nel 2008 la specializzazione in Beni Storico Artistici all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Esordisce giovanissimo nel 2005 con la personale Sperimentazioni: traduzioni di dimensioni inconsce di un intimo sistema di segni allestita al Museo Archeologico Nazionale della sua città, Campli. In seguito, tra numerose personali e collettive, è chiamato ad esporre anche fuori regione, da Assisi (2009) a San Benedetto del Tronto (2010), da Ischia (2014) a Montefalco (2017).
Nel 2013 è l’artista copertina per UT, bimestrale di fatti culturali con l’opera Dov’è luce. Nello stesso anno collabora con Paolo Annibali alla realizzazione del portale monumentale in bronzo per il nuovo Santuario di San Gabriele e partecipa alla collettiva SoVVersi – chiudi la bocca e guarda al Palazzo Pardi di Colonnella (TE). In questi primi mesi del 2018 ha esposto a Francavilla al Mare (CH) alla mostra Fantasmi di luce – Estetiche visionarie da Michetti al presente curata da Silvia Pegoraro in occasione del settantennale del Premio Michetti, e allo Spazio Indipendente per l’arte “16 Civico” di Pescara nella collettiva Terzo paesaggio. Territorio di diversità a cura di Silvia Moretta.
Nel testo introduttivo al catalogo – che nella giornata inaugurale di domani sarà distribuito gratuitamente – così Marialuisa De Santis presenta il giovane artista abruzzese: «Farina, nato e cresciuto a Campli, in un contesto quindi eccezionalmente ricco di storia e soprattutto di storia cristiana, è artista di rara sensibilità e cultura. Oggi, dopo il terremoto, vede le numerose chiese e conventi della sua piccola e nobile città assumere sembianze di reliquie di un passato e di una fede “invecchiata” e fragile: scorge barlumi di luce che devono essere tenuti accesi all’interno di puntelli e ponteggi e diventano parafrasi evidenti della sua contraddittoria condizione di artista e di uomo del XXI secolo». La mostra Frammenti di grazia resterà aperta fino al prossimo 9 settembre con i seguenti orari: al Museo d’Arte dello Splendore da martedì a domenica 17.30-20.30 (domenica anche 10.30-13), mentre al Museo Civico Archeologico “Torrione La Rocca” da martedì a domenica 21-23.