Testo e foto di Alessandro Petrini
Viaggio fotografico nei notturni d’Abruzzo, tra insolite vedute, meravigliose scoperte e viste mozzafiato.
Una delle sfide più suggestive per il fotografo paesaggista è la rappresentazione del mondo in notturna, quando le luci sono lontane e le stelle si mostrano in tutto il loro fascino. Ma riuscire in questo intento non sempre si dimostra facile, soprattutto perché il progresso tecnologico ha portato luce in gran parte del globo e non solo in senso metaforico. La fotografia astronomica, anche quella che non ha la pretesa di catturare galassie lontane, beneficia molto dell’assenza di luce, in modo da lasciare che il cielo sia il vero protagonista degli scatti, senza disturbi esterni. L’Abruzzo rappresenta un’area altamente urbanizzata e nonostante la montagna occupi i due terzi del suo territorio, la ricerca dell’oscurità si dimostra non sempre facile. Questo è evidente nella zona della Maielletta dove, nonostante i 2000 metri di quota, si avverte, incombente dal basso, la presenza delle città. Naturalmente le zone dell’entroterra montano si prestano maggiormente all’isolamento luminoso anche se ci sono alcune aree a sud della regione che consentono di catturare immagini del cielo stellato anche vicino alla costa. Una di questa è la riserva naturale di Punta Aderci. Per ottenere risultati soddisfacenti è necessario seguire alcuni piccoli accorgimenti. Innanzitutto dobbiamo scegliere se siamo interessati a fotografare la luna (e questo ci consentirà di avere un paesaggio naturalmente illuminato) o se il nostro obiettivo sarà puntato verso le stelle.
Quindi dobbiamo consultare le fasi lunari e scegliere il momento propizio per scattare. In questo senso la tecnologia ci fornisce diverse applicazioni consultabili via computer, tablet e persino via smartphone che ci aiutano a districarci in una materia che per alcuni potrebbe essere abbastanza ostica. Se decidiamo poi di immortalare la Via Lattea dobbiamo tenere in considerazione che i momenti migliori vanno da inizio primavera a fine estate, mentre nei mesi invernali sia la posizione che l’intensità dell’arco non sono assolutamente allo stesso livello. Il moto di rotazione della Terra e di rivoluzione attorno al Sole fanno sì che la volta stellata cambi ogni giorno la sua posizione, seppur di poco ed è necessario tenere in considerazione quale sarà l’andamento delle stelle e della luna in relazione al movimento del nostro pianeta. Molte volte è l’isolamento, più che l’altitudine, a rendere efficace uno scatto notturno. Quindi zone incassate all’interno di anfiteatri naturali o pareti che incombono da ambo i lati sono l’ideale, ancor di più se lontani dai centri abitati. Un esempio molto interessante è offerto dalle Gole di Fara San Martino, che pur partendo da una zona non lontana dall’abitato, vista la loro conformazione naturale, rappresentano uno dei luoghi migliori in Abruzzo per questo tipo di immagini. L’esempio opposto è dato dalla sopracitata Maielletta che offre un paesaggio straordinario (poche montagne sopra i duemila metri possono vantare la possibilità di affacciarsi sul mare), ma che non è il luogo ideale dove catturare cieli stellati. Un altro fattore che incide in maniera fondamentale sul risultato finale è la presenza o meno di umidità. Le condizioni migliori infatti si hanno dopo una pioggia intensa che lava via l’umidità e l’inquinamento atmosferico, altro grande nemico.
Ovviamente l’umidità può sollevare la nebbia che a sua volta offre spunti interessanti per immagini di grande impatto. Infinite possibilità sono offerte da quell’angolo magico che è Campo Imperatore, le cui montagne forniscono una cornice straordinaria che arricchisce e rende speciali le tante immagini notturne che vengono scattate ogni anno in quelle zone. In tutto questo rimane sempre la curiosità del non poter ammirare i cieli stellati in alcune zone particolarmente suggestive a causa dell’inquinamento luminoso. Caso a parte per Roccascalegna (5) che, grazie allo spegnimento programmato delle luci del suo castello, ha offerto questa unica possibilità. La fotografia notturna è passione e dedizione, è ricerca della posizione migliore e della notte limpida. L’Abruzzo fa vanto dei suoi tesori paesaggistici e ammirarli nel buio della notte è una esperienza appagante, fosse anche solo per stendersi su di un prato e immaginare di essere in mezzo a quel tappeto di stelle.