Cuntaterra, realtà artistica e culturale che lega la vocazione per il Teatro, la Musica e le Arti popolari ad un senso di forte appartenenza e relazione con il territorio, sabato 4 agosto sarà ospite con lo spettacolo “Lupo in-canto” del festival “Ambient’arti ‘18”, organizzato dal Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, Riserva Naturale Zompo Lo Schioppo, attivato da DMC Marsica Terrextra, con la realizzazione e direzione artistica del Teatro Lanciavicchio.
Lo spettacolo “Lupo in-canto, storie di uomini e di lupi”, racconto teatrale in musica interpretato da Marcello Sacerdote e musicato dal vivo da Flavia Massimo (voce e violoncello), sarà rappresentato sabato 4 agosto alle ore 21 presso la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo- area sosta La Cava-Morino (AQ).
Uno spettacolo con musica dal vivo, fatto di racconti, suoni e canti, per restituire uno sguardo autentico sulla figura del lupo e sul suo rapporto con l’uomo.
Tra realtà e folclore, tra storia e poesia, il racconto di un legame ancestrale, quello uomo-lupo, pieno di fascino e mistero come anche di conflitti e contraddizioni. Sin dall’inizio dei tempi, infatti, il lupo è stato sempre visto come il possibile alter-ego dell’uomo, il quale lo ammirava, ne imitava persino le qualità, considerandolo al contempo come un nemico da cui difendersi e, spesso, anche da sterminare.
Cuntaterra è terra di racconti, orizzonte di esperienze personali e collettive, punto d’incontro, dove ritrovarsi per condividere momenti di cultura, arte e socialità.
Cuntaterra è ricerca, creazione e formazione nel campo del Teatro, della Musica e delle Arti popolari.
Nasce dall’idea di Marcello Sacerdote, attore, contastorie e musicista popolare di origine abruzzese, che ne è membro e fondatore. La missione è quella di costituire una realtà artistica e culturale, che attraverso la sua attività si impegni a stabilire un dialogo con il cuore e la mente delle persone, nel tentativo di favorire lo sviluppo positivo di quelle relazioni umane che sono il fondamento di ogni tessuto sociale.
Con un pensiero alle radici e lo sguardo aperto sul mondo. “Nel nostro cammino un’attenzione particolare è rivolta al recupero della cultura popolare in tutte le sue forme ed espressioni, sia orali che scritte, e si affianca allo studio e alla diffusione di tradizioni teatrali e musicali, di memorie storiche e sociali. Mantenendo al tempo stesso una sintonia costante con i linguaggi contemporanei ed un ascolto profondo con le voci dell’attualità. Con l’urgenza di parlare al presente ed immaginare un futuro.”