Riconosciuto come luogo di interesse regionale, il Giardino dei Semplici dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara rappresenta uno dei tanti piccoli, grandi tesori nascosti della città teatina. Grazie alla pregevole attività della locale Condotta Slow Food, il prossimo giovedì 19 luglio alle ore 18 (ritrovo al parcheggio della sede universitaria di Chieti, lato Via Pescara) sarà possibile visitarlo in compagnia del prof. Luigi Menghini, docente associato del Dipartimento di Farmacia dell’Ud’A e del prof. Aurelio Manzi, naturalista e botanico, membro del Comitato esecutivo regionale di Slow Food Abruzzo-Molise. Durante l’incontro si potrà assistere anche alla distillazione di un olio essenziale estratto da un’erba officinale del Giardino.
I primi orti botanici medioevali erano delle raccolte di “medicamenta simplicium”, le piante medicinali. Le piante, infatti, sono da sempre un ricco e prezioso serbatoio di sostanze farmacologicamente attive. Per consuetudine, col tempo, la parola medicamenti venne omessa e il solo termine “semplici” rimase ad indicare le piante utilizzate a scopo salutare. Da qui, il termine Hortus simplicium, “giardino dei semplici”, ad indicare il luogo dove queste venivano coltivate.
Per i monasteri medioevali, in cui questa realtà vide per primo la luce, il giardino dei semplici era una specie di farmacia vivente dalla quale attingere i rimedi offerti dalla natura. Divenne, poi, utile laboratorio di osservazione e sperimentazione, in cui le piante erano mostrate dal vivo (Ostentio simplicium) agli studenti di medicina e di farmacia, che dovevano imparare a farne buon uso.
Il Giardino dei Semplici dell’Università di Chieti-Pescara vuole ricreare uno spazio analogo a quello che il suo nome richiama; è perciò una collezione di piante officinali, un tuffo nella tradizione secolare, una immersione nella semplicità sacrale della natura, un luogo della cultura. Si propone, inoltre, come supporto alle attività didattico-scientifiche istituzionali, ma anche strumento per la promozione della cultura ambientale presso un più vasto pubblico, diffondendo la conoscenza del mondo vegetale e delle sue risorse terapeutiche, alimentari ed ambientali.
Dopo la visita, per chi lo desidera, ci si ritroverà in convivialità all’Osteria delle Piane a Chieti Scalo per una serata all’insegna dello street food o, meglio, dello street fish, durante la quale si potranno gustare cartocci di calamari o alici, frittura mista, gnocchetti al sugo di scampi o linguine alle vongole. Info e prenotazioni (entro il 16 luglio) al numero 339 1784284 oppure all’indirizzo slowfoodchieti@gmail.com