Testo di Silvia D’Egidio
Tra terremoto e omicidi, ballerine e orsi bruni, le avventure di Nick Mangone.
Dopo averci emozionato con Paradise for all, torna sulla scena letteraria lo scrittore Alessio Romano, con Solo sigari quando è festa un nuovo e sorprendete romanzo, edito da Bompiani. Sullo sfondo di un Abruzzo straziato dal terremoto ha inizio la storia di Nick, un giovane ricercatore, che si trova all’improvviso a fare i conti con tutta una vita che va in frantumi: una casa distrutta, un presente completamente da ricostruire e la malattia del padre, Ivo, che lo obbliga a rimettere in discussione ogni progetto di vita. A complicare la situazione un insolito messaggio dal Ragno, un inquietante personaggio telematico che adesca le sue vittime tramite Facebook e poi le uccide. Il mistero s’infittisce quando anche Nick inizia a ricevere messaggi di morte da questa figura virtuale. Inizia così una lunga e travagliata serie di misteri, sventure, incontri e situazioni rocambolesche che vedranno Nick vestire i panni dell’investigatore per dipanare le maglie di una tela particolarmente ingarbugliata. Ad affiancarlo in questa ricerca della verità ci sono Fausto, compagno di nome e di fatto, amico leale di scorribande e di letture, la coraggiosa e intraprendente Xiùmei, cinese di nascita ma pescarese nell’anima, zia Lalla, indiscreta e dolcissima, Fiona, bellezza lucente dagli occhi verdi. Infine Ivo Mangone, con il suo inseparabile sigaro, quel padre impossibile e granitico ma dal cuore grande, nel quale non si può non riconoscere un altro padre della letteratura, un altro accanito fumatore di sigari, Svevo Bandini, al secolo Nicola Fante, muratore di Torricella Peligna e padre dello scrittore John, a cui è rivolto il duplice omaggio di Alessio Romano (il protagonista del libro si chiama Nicola).
Scrittore brillante e visionario, Romano si dimostra ancora una volta all’altezza del compito regalandoci delle pagine intense e divertenti, senza mai scadere nelle più ovvie strategie del genere thriller. Una scrittura tagliente e precisa, la sua, priva di eccessi, che riesce a rendere molto bene le innumerevoli sfaccettature dei protagonisti, le ambientazioni e il mistero, le emozioni e la suspense, accordando al romanzo un ritmo incalzante e ricco di colpi di scena. Interessante, in questo senso, è anche l’uso di Facebook che se da un lato scandisce, capitolo dopo capitolo, il tempo della storia, dall’altro è spia di un disagio sempre più diffuso ovvero quello dei giovani e dell’esibizione ad ogni costo. E allora che la lettura abbia inizio: state per fare la conoscenza di un irresistibile investigatore dell’ultima ora, un giovane che sfida le sventure del destino in modi spesso esilaranti, a tratti commoventi, di certo sempre intelligenti e coraggiosi. Con questo romanzo Alessio Romano conquista il cuore e la mente di noi lettori regalandoci alla fine, come il più generoso degli ospiti, la gioia di una grande festa.