Con la sua creazione Dolce Mila, è Fabrizio Camplone della pasticceria Caprice di Pescara il vincitore del premio “Dino Villani” che l’Accademia Italiana della Cucina – la storica istituzione culturale fondata a Milano nel 1953 dallo scrittore e giornalista Orio Vergani – assegna ogni anno ad un produttore italiano che si sia distinto nella lavorazione artigianale di un prodotto alimentare di rilevante qualità organolettica, lavorato con ingredienti di prima qualità e con una ben identificata tipicità locale. Alla presenza delle autorità locali e del delegato territoriale dell’AIC, avvocato Mimmo Russi, la cerimonia di premiazione si terrà il prossimo venerdì 23 novembre alle ore 19 nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Ispirato al celebre dipinto di Francesco Paolo Michetti “La Figlia di Iorio”, Dolce Mila rappresenta una sintesi perfetta di arte pasticcera, tradizione artigianale, tutela delle materie prime del territorio e cultura letteraria abruzzesi. È prodotto con gli ingredienti tipici del panettone artigianale con l’aggiunta della Scrucchijata di uva Montepulciano e del mosto cotto. La forma del dolce riprende quella dei cesti intrecciati che le donne ponevano sulla testa nella cultura contadina.
Il legame tra Fabrizio Camplone e l’Abruzzo ha radici salde che affondano nei luoghi d’infanzia in corso Manthoné, proprio di fronte a casa d’Annunzio, dove spesso andava a giocare quando i genitori erano al lavoro. Dopo un periodo di apprendistato nella pasticceria di famiglia, perfeziona la sua formazione in Francia, per avviare nel 1989 l’avventura del Caprice al fianco della moglie Antonella. Aderente al sodalizio regionale Qualità Abruzzo, dal 1996 è membro della prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiani, punto di riferimento della pasticceria italiana.