Organizzata dall’Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra in collaborazione con la Pro Loco Città di Penne, mercoledì 27 novembre, dalle ore 15.30, negli spazi della sala polivalente del Comune di Penne (PE) è in programma una intensa tavola rotonda su “La tradizione culinaria come identità culturale per lo sviluppo del territorio”.
Patrocinato dall’amministrazione cittadina, all’incontro interverranno Gabriele Di Francesco, sociologo dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; Angelo Cichelli, presidente del corso di laurea in Scienze dell’alimentazione dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; Alessandra Di Pietro, dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “F. De Cecco” di Pescara; Dino Mastrocola, rettore dell’Università di Teramo. Gli interventi saranno moderati da Leonardo Seghetti, professore dell’Istituto Agrario “C. Ulpiani” di Ascoli Piceno, nonché membro dell’Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra.
Al termine della discussione saranno nominati cinque nuovi Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra suddivisi tra tre cuochi e due personalità che con la loro attività hanno valorizzato la gastronomia regionale. La giornata si chiuderà con una cena conviviale al ristorante Lu Cannarozz di Contrada Campetto (info e prenotazioni ai numeri 333 3819991 – 391 3684321).
«L’Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra è stato costituito nel 2013 come emanazione dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi con l’obiettivo di favorire la diffusione, lo studio, la ricerca e la promozione dei Maccheroni alla Chitarra, il piatto che maggiormente rappresenta l’Abruzzo nel panorama gastronomico italiano – dichiara il presidente Lorenzo Ferretti –. Per valorizzarne appieno la sua storicità abbiamo coinvolto cuochi, gastronomi, accademici della cucina e giornalisti del settore, organizzando annualmente una giornata di studi come quella che terremo nel capoluogo vestino al fine di sviscerarne tutti i possibili aspetti legati alle differenze territoriali ed all’evoluzione del gusto e della società».
L’evento pennese segue di pochi giorni la duplice presentazione avvenuta a Pescara dei manifesti del cuoco e della cucina abruzzese, due decaloghi diversi e complementari, frutto di un’ampia condivisione nel mondo enogastronomico regionale incentrati rispettivamente sul ruolo del cuoco contemporaneo – che da bravo custode della tradizione oggi ha bisogno di fare un ulteriore passo in avanti ponendosi l’obiettivo di diventare un innovatore gastronomico, professionista d’avanguardia e ambasciatore del territorio – e sul primato della Dieta mediterranea da cui i nostri piatti hanno origine.