Inaugurazione Centro recupero tartarughe marine. L’asessore Santavenere: “In due mesi di lavoro recuperati fondi e trasformato uno scantinato in un polo di riferimento nazionale”.
Inaugurato a Pescara il primo centro d’Abruzzo per il Recupero delle tartarughe marine protette. Si tratta di un centro all’avanguardia in Italia per il rispetto delle norme in materia di intervento in tale settore e per quanto riguarda anche la tecnologia utilizzata, oltre al personale dei veterinari e biologi del Centro Studi Cetacei Onlus. La struttura, intitolata a Luigi Cagnolaro, zoologo recentemente scomparso e padre della moderna cetaceologia, è stata inaugurata, questa mattina, dall’assessore alla Tutela del Mondo Animale, Sandra Santavenere, in presenza dell’assessore all’Ambiente, Paola Marchegiani del veterinario Vincenzo Olivieri, presidente del Centro Studi Cetacei Onlus che è a capo dell’equipe che supporta il recupero e la cura delle tartarughe. Il Centro, che si trova in via di Sotto, è stato realizzato con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia delle tartarughe marine, oggi a rischio di estinzione poiché vulnerabili alle interazioni con le attività umane, in particolar modo la pesca e il turismo. “L’iniziativa – ha detto l’assessore Santavenere – ha lo scopo di accrescere la consapevolezza sulla necessità di tutelare tali specie e tutto l’ecosistema, favorendo, anche attraverso il coinvolgimento attivo di cittadini, scuole di ogni ordine e grado, istituzioni ed enti che, a vario titolo, sostengono e promuovono la tutela dell’ambiente e del mondo animale, una diversa e più attenta sensibilità verso la salvaguardia dell’ecosistema quale patrimonio da consegnare integro alle future generazioni. Inoltre, questo finanziamento che giaceva sui tavoli della precedente amministrazione, si stava per perdere, nel giro di pochi giorni abbiamo localizzato una sede e grazie ad un vincente lavoro di squadra con i dipendenti del Comune in due mesi sono state superate tutte le difficoltà perché il centro nascesse. E in due mesi uno scantinato, prima ricovero per topi e magazzino di quanto possibile, è diventato un fiore all’occhiello per l’Abruzzo e l’Italia intera. Apriremo una rete di contatto con le università italiane per consentire studi e divulgazioni, anche con poli culturali transfrontalieri e con le scuole locali perché se ne diffonda la conoscenza e diventi un centro di riferimento e crescita sui temi ambientali”. “Questo Centro – ha spiegato Vincenzo Olivieri – si occupa del recupero delle tartarughe marine protette che normalmente vengono catturate accidentalmente dai motopescherecci o si ritrovano spiaggiate lungo il litorale. E’ un Centro che si pone all’attenzione nazionale in quanto, essendo l’ultimo nato, è quello che segue in maniera più accurata le indicazioni delle linee guida nazionali sulla detenzione delle tartarughe marine. La struttura, oltre ad essere dotata di vasche di stabulazione e di riabilitazione, si avvale di personale di elevato livello e di notevole professionalità. Pertanto, credo che ci siano tutte le condizioni migliori per poter far diventare questo Centro ancora più efficiente e per renderlo fruibile alle scuole”.