L’incontro tra il mondo della ricerca con quello produttivo genera opportunità imperdibili che aprono verso le frontiere di uno sviluppo più sostenibile
Tutti noi siamo consapevoli che ogni giorno, grazie alla ricerca e all’innovazione, continui e sempre più frequenti cambiamenti sono introdotti nella nostra vita quotidiana. Pensiamo a come nel giro di pochi anni è cambiato il nostro modo di comunicare e di come sembra ormai normale recapitare documenti in pochi secondi quando prima erano necessari giorni se non settimane. O di com’è migliorata la nostra salute grazie ai grandi progressi ottenuti nel campo della medicina. E ancora di com’è cambiato il modo di viaggiare che ci permette di andare in vacanza in remote destinazioni che fino a qualche decennio fa consideravamo irraggiungibili. Gli esempi sono infiniti. E’ nella natura dell’essere umano cercare di migliorare le proprie condizioni di vita. La ricerca e l’innovazione contribuiscono da sempre alla prosperità e al benessere della nostra società sia a livello individuale sia a livello collettivo.
Ricerca e innovazione sono da sempre attive anche nel campo agro-alimentare. Nei millenni si è cercato di aumentare la produttività di piante ed animali, di renderli più resistenti alle malattie e rendere i prodotti da loro derivati sempre più appetibili e nutrienti. Ricerca e innovazione applicate al settore agricolo-alimentare ci hanno permesso inoltre di avere cibo sano, in quantità e a prezzi accessibili. In questo momento di crisi mondiale il settore agro-alimentare deve ancor più puntare sull’innovazione per garantire il fabbisogno alimentare di una popolazione mondiale in costante crescita e trarre vantaggio dalle nuove opportunità offerte da un mercato ormai globalizzato.
La Regione Abruzzo, attraverso l’attuazione del suo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e in particolare della Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, nonché nel settore forestale”, finanzia le iniziative che promuovono l’incontro del mondo della ricerca (enti di ricerca e sperimentazione, pubblici e privati) con i il mondo produttivo (agricoltori e soggetti della filiera agro-alimentare e forestale, industria alimentare e di trasformazione delle materie prime). La teoria e la pratica cooperano insieme al fine di sperimentare la produzione di nuovi prodotti in grado di creare sbocchi di mercato o di sviluppare nuove tecnologie, sperimentare nuovi macchinari, nuovi processi produttivi che introducano sistemi di lavoro innovativi e sostenibili. Si favorisce la collaborazione tra produttori primari, imprese di trasformazione, operatori commerciali, strutture operanti nell’ambito della ricerca e della sperimentazione, per individuare e sviluppare percorsi innovativi da attuare lungo le filiere produttive e favorire il trasferimento delle conoscenze. Nell’ottica di un migliore orientamento al mercato si punta a far si che, lungo le varie filiere dei settori agricolo, alimentare e forestale, un processo diventi competitivo facilitandone la diversificazione produttiva e la riduzione dei costi di produzione e rafforzando le relazioni di cooperazione e integrazione tra operatori di una stessa filiera. Al tempo stesso con l’applicazione di questa misura si vuole contribuire ad affrontare le nuove sfide ambientali che prevedono la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici, la sostituzione dei combustibili fossili, la capacità di utilizzo razionale dell’acqua, il miglioramento della qualità delle acque, la riduzione della perdita di biodiversità e la perdita del suolo.
Tra i cinque obiettivi che l’Unione Europea è chiamata a raggiungere entro il 2020 troviamo “Ricerca e Sviluppo / Innovazione”. Questo strategico obiettivo prevede l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo e innovazione al 3% del PIL dell’Unione Europea (pubblico e privato insieme). A tale scopo le future politiche europee dello sviluppo rurale previste per il periodo 2014-2020, che si concretizzeranno con l’attuazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale, mettono in risalto l’importanza della ricerca e dell’innovazione e prevedono di finanziare una serie articolata di interventi di cooperazione e aggregazione tra la ricerca e le tecnologie di punta, da un lato, ed agricoltori, imprese e servizi di consulenza dall’altro che puntino allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie.