Serate di prime (visioni) e di primi (piatti), di grammi e fotogrammi, di cin-cin e cin-cinema. Spalancare gli occhi dinanzi ad un bel film tenendo allo stesso tempo lo sguardo fisso sull’ambiente e sul paesaggio circostanti, fino a lasciarsi conquistare dai sapori del territorio – dalle pietanze ai vini – gioendo del rito legato agli assaggi ed alle degustazioni, alla convivialità ed alla condivisione. È questo il succo di AgriCinema, il progetto ideato da Leonardo Persia e Flaviano Di Berardino con il patrocinio del comune dell’Aquila ed il sostegno del Ministero dello Sviluppo economico, della DMC Gran Sasso Laga, della DMC Gran Sasso d’Italia L’Aquila e Terre Vestine – Terre dei Popoli e dell’agenzia Invitalia, che fino al 9 settembre porterà nelle piazze dei più caratteristici borghi d’Abruzzo l’incanto del cinema sotto le stelle, proponendo esclusivamente film di autori regionali inquadrati all’interno del primo Festival dei Cineasti d’Abruzzo.
Dopo l’esordio dello scorso 16 agosto a Castelli, il prossimo appuntamento con degustazione di prodotti tipici è previsto lunedì 21 agosto nella piazza di Santo Stefano di Sessanio dove sarà proiettato “Altin va in città” di Fabio Del Greco. A seguire, la settima arte pervaderà i centri storici di alcune frazioni dell’Aquila e dei comuni di Castel del Monte, Rocca di Mezzo, Montorio al Vomano, Fano Adriano, Tossicia, Popoli e Bussi sul Tirino (scarica qui il programma completo). Solo in alcune serate, prima dello spettacolo, chi lo desidera potrà cenare in ristoranti ed agriturismi della zona, garantendosi in questo modo un posto riservato in platea. Tra le attività coinvolte, I giardini del Vetojo dell’Aquila, Elodia nel Parco della famiglia Moscardi, Il Girasole a Cese di Preturo, Lo Scoiattolo a Montorio al Vomano, Il Vergaro a Fano Adriano, Il Ranch a Pagliare di Sassa.
Ignorato dai più, il cinema abruzzese – grazie anche all’avvento del digitale – è stato capace di svilupparsi in maniera autonoma e indipendente, perseguendo una personale qualità artistica e riuscendo a travalicare non solo i confini locali, ma anche quelli nazionali ed internazionali. Basti pensare ai film di Dino Viani proposti a Cannes, a quelli di Stefano Odoardi passati a Rotterdam, a Claudio Romano ospite fisso al festival del Nuovo Cinema di Pesaro, ai lavori di Fabio Del Greco e Giada Colagrande acquistati e prodotti in America; oppure a Massimo D’Anolfi e Martina Parenti premiati alla scorsa edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Questo primo Festival dei Cineasti d’Abruzzo rappresenta quindi un tentativo di fare una mappatura – senza pretesa di esaustività – di un movimento spontaneo cresciuto gradualmente, sperando che in futuro anche la propria regione d’origine impari a conoscerli meglio e ad amarli di più.