Gli effetti socio-economici della pandemia, la guerra in Ucraina, la rivoluzione delle donne in Iran, la rotta migratoria balcanica e quella mediterranea. Ricca di stimoli e suggestioni, ospitata negli spazi dell’auditorium Guido Calogero di Scanno (AQ) si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 luglio prossimi la terza edizione del festival letterario tutto al femminile Ju Buk – che nel gergo locale sta a indicare la bisaccia del pastore transumante –, diretto dalla sociologa e giornalista Eleonora de Nardis.
Promossa dal comitato Scanno Borgo in festival e patrocinata dal Ministero della Cultura e dalla Regione Abruzzo, la rassegna di scrittrici guerriere animerà l’estate dello splendido borgo posto alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e amato dai fotografi di tutto il mondo, da Henri Cartier-Bresson a Mario Giacomelli, reso unico anche dalla presenza del suo lago dal romantico perimetro a forma di cuore.
Tra donne che trasmettono i fili della memoria e donne in grado di capovolgere stereotipi e scrivere nuove grammatiche di rapporti tra generi, aprirà la giornata dedicata alla narrativa l’esordiente abruzzese Kristine Maria Rapino con Fichi di marzo (ed. Sperling&Kupfer), che narra le vicende di una famiglia di pastai della Maiella, seguita dalla scrittrice siciliana, che vive tra Roma e Parigi, Anna Giurickovic Dato con Il grande me (ed. Fazi).
Dedicata alla saggistica, la seconda giornata vedrà sul palco la giornalista e antropologa Tiziana Ciavardini con il suo lavoro Ti racconto l’Iran. I miei anni in terra di Persia (ed. Armando) e l’economista femminista Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics di Unitelma Sapienza, con Le signore non parlano di soldi (ed. Fabbri).
La terza ed ultima giornata vedrà protagoniste la pluripremiata giallista Piera Carlomagno con Il taglio freddo della luna (ed. Solferino) e l’afro-partenopea Djarah Khan con il suo acclamato Ladri di denti (ed. People). Nel segno della staffetta generazionale torna il premio Ju Buk Opera Prima, affidato alla direzione artistica di Valeria Gargiullo, enfant prodige di Salemi e vincitrice dell’ultimo Premio John Fante.
Madrina dell’evento sarà l’attrice Valentina Melis, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e testimonial dell’associazione Differenza Donna. Dopo aver ospitato negli anni passati grandi firme della letteratura italiana, da Nadia Terranova a Valeria Parrella, fino all’abruzzese Donatella Di Pietrantonio, Ju Buk conta anche quest’anno di lasciare un segno indelebile nel panorama dei festival estivi nazionali.