Testo di Fulgenzio Ciccozzi
Ognuno di noi ha una particolare sensibilità che a volte emerge in maniera prorompente con l’avvento di determinate situazioni o con il manifestarsi di particolari eventi che qui a L’Aquila, ultimamente, non sono certo mancati. Allenare la mente con la lettura aiuta ad allargare i propri orizzonti e a divulgare il sapere di chi ha voluto tracciare dei solchi in cui piantare dei semi che prima poi germoglieranno, diventando latori di messaggi che molti, non tutti, avranno la lungimiranza di divulgare, contribuendo a porre le basi per aprire delle discussioni su come costruire una società senz’altro migliore, che dia priorità “all’essere” più che “all’avere”.
Ecco, una di queste assidue studiose e lettrici è l’aquilana Selene Luise. Frequenta la Facoltà di Gurisprudenza a Teramo. E’ appassionata di letteratura, ama i thriller, in particolare. Un interesse che abbraccia diversi generi letterari: dai classici a quelli moderni. Il suo autore preferito è Dostoevskij. Scrive poesie e romanzi. I testi scritti da Selene, che si nutrono del classico patos di chi ama i “gialli”, meritano la giusta attenzione che è necessario concedere ai nostri giovani, soprattutto a quelli armati di buona volontà, quale vivace e genuina espressione dell’Italia che vogliamo. Un’Italia che guarda al futuro con una mano poggiata sul cuore e l’altra, operosa, che si lascia guidare da un’infaticabile e inarrendevole mente.
L’Aquila e gli alpini
L’Aquila,
Piccola città
Ma molto importante
Ballerina
Ma solida
Fredda
Ma calorosa
Il tuo nome
Evoca
Autorità
Forza
Possanza
Tu volavi in alto
Tutte le superavi in bellezza
Poi all’improvviso
Un dardo ti colpì
Cadesti tra i rovi
I tuoi figli
Fuggirono da te
Come cuccioli smarriti
Ma sola non rimanesti
Mani buone
Fasciarono
Le tue ferite
Le tue ali
Però
Sono ancora spezzate
E Dio solo sa
Quando potremo
Di nuovo
Vederti volare
Ciò nonostante
Tu non dimenticasti
Chi dalle carni
Ti tolse
Il sismico dardo
Gli Alpini
Sono tornati
A trovarti
Li hai accolti
Nel tuo grembo
Mille cappelli piumati
Passeggiano
Tra le tue vie
Camper e tende
Sostano nei tuoi spiazzi
Scorrono fiumi
Rossi
Bianchi
E gialli
E la parlata nordica
Va a braccetto
Con quella locale
Ti vestisti
Del patrio vessillo
Il tuo cuore
Batte più forte
Si forte
Che tutta Italia
Lo sente
Tu sei viva
L’Aquila
Mia città
Mia alfa e omega
Mia base
Mio trampolino di slancio
Rialzati
Bella me
Distendi
Le tue ali
E vola
Vola
E non fermarti più
Selene Luise