testo di Ivan Masciovecchio.
Ha rischiato seriamente di non vedere la luce, ma alla fine l’ottava edizione di Cala Lenta – la manifestazione nazionale organizzata dalla condotta Slow Food di Lanciano con il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e del Gal Maiella Verde, nonché con il contributo di alcuni meritori sponsor privati, allo scopo di promuovere e sostenere una nuova cultura ambientale ed alimentare – si farà, animando come di consueto gli incantevoli scenari offerti dalla Costa dei Trabocchi in provincia di Chieti da venerdì 10 a domenica 12 luglio 2015.
Un appuntamento più che mai necessario quello odierno, anche per riflettere sul tema della tutela delle meraviglie paesaggistiche del territorio, sempre più minacciosamente accerchiate via terra dal colpevole ostruzionismo di amministrazioni pubbliche (compresa quella che da sempre ospita l’evento) che a distanza di quindici anni dalla sua istituzione continuano ad opporsi alla nascita del Parco nazionale della Costa Teatina, senza coglierne opportunità e benefici; e via mare da scellerati progetti estrattivi di idrocarburi che, complice la politica nazionale e regionale, prevedono di piazzare a soli 6 km. dal litorale piattaforme monstre alte 45 metri con annesse enormi raffinerie galleggianti necessarie per la lavorazione di un materiale grezzo e scadente.
Tornando alla bellezza del presente, un assaggio di ciò che ci aspetta il prossimo weekend si è avuto nei giorni scorsi grazie alla cena di anteprima realizzata dalla chef Cinzia Mancini della Bottega Culinaria Biologica all’interno della vertiginosa sala esperienziale della Torre Vinaria della Cantina Frentana di Rocca S. Giovanni, che proprio in questi giorni celebra il suo primo anno di vita dopo i lavori di restauro (leggi qui per saperne di più). Una serata piacevole e conviviale in pieno stile Cala Lenta, scandita da piatti freschi e iodati che sapevano di mare, belle chiacchiere ed un tramonto ardente da lasciare annichiliti.
Addentrandoci nella lettura delle istruzioni per l’uso (clicca qui per scaricare il programma completo), denso di appuntamenti si presenta il cartellone allestito come sempre tra i vicoli del centro storico di San Vito Chietino. Accanto ai Laboratori del Gusto – vero e proprio marchio di fabbrica di Slow Food – tenuti da tecnici, chef e docenti dell’istituto alberghiero di Villa Santa Maria, si alterneranno le lezioni di cucina della Scuola del Gusto del Gal Maiella Verde. Al Mercato del Gusto, inoltre, si potrà apprezzare la biodiversità della Costa dei Trabocchi, incontrando decine di artigiani della qualità agroalimentare regionale, produttori di vino, olio, birrifici artigianali, e gli stand dei classici cibi di strada abruzzesi.
Non mancheranno gli show cooking al Teatro Due Pini, opportunamente ribattezzato Teatro del Gusto, con alcuni tra i migliori chef della cucina regionale e molisana, così come i momenti esclusivamente conviviali rappresentati dalle cene tematiche a menu fisso offerte da ristoranti selezionati tra Francavilla al Mare e San Salvo. Imperdibili anche le cene sui trabocchi, precedute per chi lo vorrà, da visite guidate (necessaria la prenotazione) alla scoperta dei segreti dei traboccanti, simulando quando possibile la calata a mare delle reti.
Parallelamente alla cura del corpo, ci si potrà dedicare pure al nutrimento dell’anima, grazie ad una serie di eventi culturali previsti in diversi spazi cittadini; dalla presentazione di libri all’interno della Casa delle Parole allestita nella chiesetta di San Francesco sullo splendido belvedere che guarda al mare (che nel pomeriggio si trasformerà nella Casa delle Mani dove si darà vita a laboratori tematici per bambini e ragazzi), ai convegni su diversità agricola e turismo o sulle alternative di reddito sulle future generazioni di pescatori, ai quali parteciperanno – tra gli altri – il presidente nazionale Slow Food Nino Pascale, la direttrice del Centro Studi Slow Food Cinzia Scaffidi, il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Slow Food Abruzzo-Molise Marcello Borrone, l’assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo Dino Pepe. Per chiudere con la visione di tre racconti per immagini, alternando il registro narrativo dalla fiction al documentario, previsti ogni sera alle 22.30 presso il Teatro Due Pini.
Insomma, davvero tanta la carne (ed il pesce) sulla griglia. E per non perderne neanche un boccone è stata predisposta anche una app con tutti gli aggiornamenti da scaricare sui propri dispositivi mobili. Non ci sono più scuse, quindi. Cala Lenta ed i trabocchi sono cos(t)a nostra. Partecipare e preservarne la loro integrità è cosa buona (pulita) e giusta.