Celebrare il profondo legame tra la comunità e la madre terra che l’accoglie, impegnandosi nella valorizzazione delle radici storiche e culturali e delle tradizioni locali. È questa la ragion d’essere di TerrAnima, l’evento ideato e organizzato dalla Consulta Giovanile di Loreto Aprutino nelle giornate di giovedì 11 e venerdì 12 luglio prossimi nel centro storico del l’incantevole borgo vestino.
Il programma di incontri, tutti ad ingresso libero, si aprirà giovedì 11, alle ore 21, con la proiezione in Via XX Settembre, negli spazi alle spalle del Supercinema Teatro, del documentario Carne et Ossa che il regista pescarese Roberto Zazzara ha realizzato sulla Corsa degli Zingari che si svolge la prima domenica di settembre a Pacentro, borgo dell’aquilano posto alle pendici del Morrone. Premiata in diversi festival internazionali, dal Cervino Cinemountain al BBK Mendi Film Festival di Bilbao, fino al Dutch Film Festival in Olanda, ricorrendo anche ad immagini d’archivio la pellicola racconta del rito ancestrale le cui origini plurisecolari si ignorano, al quale si partecipa per motivi spirituali o materiali, legati all’indissolubile rapporto tra natura e uomo. Oltre al regista, all’incontro sarà presente Cristiano Di Felice della IFA Scuola di Cinema di Pescara che ha prodotto il film in associazione con Sulmonacinema nell’ambito del progetto IFA Glocal Film.
Venerdì 12 luglio, sempre alle 21, sarà la Piazzetta del Silenzio di Via Risorgimento ad ospitare Due chiacchiere con e.r.c.o.l.æ, progetto curato da Daniela D’Arielli in collaborazione con la residenza d’artista Pollinaria che ha visto coinvolte alcune delle personalità più attive sul territorio regionale (Francesca Camilla D’Amico, Flavia Massimo, Mara Mattoscio, Alessandra Sanvito, Mariagiorgia Ulbar) chiamate ad una rilettura collettiva del nostro tempo e dell’Abruzzo attraverso il mito, il paesaggio e l’acqua. A seguire, si potrà assistere al concerto Nella provincia dell’anima proposto da Antonio Mastrogiorgio, un viaggio alla scoperta di personaggi improbabili e avventure tragicomiche veicolando tra musica elettronica, poesia e dialetto tutta la marginalità – sia geografica, sia nell’intimo – e le problematiche della vita nelle aree interne.