Testo di Greta Massimi
Domani, sabato 28 ottobre, alle ore 16.30, presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona, avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Cultura e Natura: l’eremitismo nella natura selvaggia del Parco della Majella”. Il programma vede i saluti del Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Majella, Franco Iezzi e del Sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, gli interventi della Direttrice del Polo Museale d’Abruzzo, Lucia Arbace e dello studioso e ricercatore, Edoardo Micati; la benedizione e la prolusione a cura del Cardinale Beniamino Stella con le conclusioni del Vice presidente del Csm, Giovanni Legnini.
Con l’ausilio di uno spazio virtuale di comunicazione interattiva e didattica, poli-sensoriale ed emozionale, la mostra si prefigge l’obiettivo di offrire una visione unitaria del rapporto che lega il fenomeno dell’Eremitismo e la spiritualità delle comunità monastiche, con il contesto culturale ed ambientale del Parco Nazionale della Majella, in cui spicca la figura emblematica di Pietro Angelerio, conosciuto come Pietro del Morrone o Celestino V, il Papa “del grande rifiuto”. Infatti fu lui a fondare l’ordine degli Eremiti e a scrivere la regola nell’Eremo di S. Spirito a Roccamorice. Questo ambiente, caratterizzato da comunità sparse nelle aree naturali e selvagge della montagna, ha favorito il costituirsi di insediamenti eremitici e monastici, le cui tracce sono tuttora conservate, mantenendosi perlopiù¹ “fedeli” all’originale dell’epoca con le sue tradizioni e manifestazioni religiose. La mostra aiuta in tal modo a offrire al visitatore una chiave di lettura più profonda e consapevole del territorio, ma non solo. E’ importante sottolineare che la mostra torna in Abruzzo dopo un percorso itinerante che ha registrato un importante riscontro di pubblico presso l’Auditorium Conciliazione a Roma (2014) e i Musei Vaticani (2015), dimostrandosi un veicolo di promozione turistica rilevante per la conoscenza e la valorizzazione degli eremi e dell’ambiente naturale circostante, (difatti si è registrato un aumento considerevole dei visitatori in alcuni eremi).
Il Progetto, realizzato dall’Ente Parco Nazionale della Majella, è stato possibile con il sostegno di Fondazione Telecom Italia, in collaborazione con la Fondazione Genti d’Abruzzo Onlus e Legambiente Abruzzo Onlus e con la partecipazione dell’Università “G. d’Annunzio”, della Sovrintendenza BSAE Abruzzo e dei Comuni di Roccamorice, Fara San Martino, Pretoro ed Abbateggio.