Immersi ormai nel pieno delle festività natalizie, quale migliore occasione per ritrovarsi in famiglia per una sfida all’ultimo colpo (di dadi) con il Rustico Abruzzo, spassoso gioco di società parodia del ben più noto svago da tavola diffuso in tutto il mondo, nato come un omaggio alla cultura abruzzese e dedicato a tutti coloro che portano l’Abruzzo nel cuore.
Ideato, disegnato ed autoprodotto grazie alla fervida fantasia ed al lavoro del chietino Gregorio Angelucci, il gioco si presenta rinnovato nella forma ma non nella sostanza, mantenendo lo stesso sguardo ironico e l’artigianalità nella manifattura che lo hanno contraddistinto fin dal primo prototipo uscito nel 2013. È sotto l’insegna di un Guerriero di Capestrano che ha deposto la spada per imbracciare il forcone che si consuma quindi l’epico scontro per la conquista delle ambite terre d’Abruzzo tra armate di micro trattori e mietitrebbie, tutti pezzi realizzati artigianalmente da Gregorio con l’ausilio di stampanti 3D e l’utilizzo di materiale biodegradabile. Rustico Abruzzo, infatti, contiene in sé anche una valenza ecologica oltre che gioiosa e ricreativa, non prevedendo l’uso di plastica e contenendo le pedine all’interno della confezione in sacchetti di juta cuciti a mano.
In aggiunta a quelle dedicate agli esilaranti e strategici obiettivi da raggiungere – dalla conquista della totalità del Pescarese e del Vastese più le terre collegate dal traforo del Gran Sasso, all’assalto alle terre bagnate dai fiumi Pescara, Tronto, Trigno, Vomano e Sangro, più quelle lambite dal lago di Bomba – le carte da gioco riportano impressi alcuni dei simboli collegati all’identità ed alle radici agropastorali dell’Abruzzo di ieri e di oggi come la ‘live (l’oliva), la pècure (la pecora), lu bambinelle (la damigiana di vino), le rotomballe (le balle di fieno) e lu travocche (il trabocco), mentre i jolly non potevano non essere marchiati con le rrustelle (gli arrosticini), i gustosi spiedini di pecora che rappresentano il piatto iconico della gastronomia regionale. Il tabellone-campo di battaglia raffigurante l’Abruzzo, invece, prevede sei province composte da quarantatre territori. Alle quattro ufficiali rappresentate da L’Aquila (6 terre), Pescara (9 terre), Chieti (8 terre) e Teramo (7 terre), sono state aggiunte anche la Marsica, comprendente la Valle Peligna e l’Alto Sangro (8 terre), e la zona del Vasto (5 terre).
Dopo aver rifiutato anche offerte commercialmente allettanti che gli avrebbero consentito l’ingresso sugli scaffali della grande distribuzione ma che avrebbero inevitabilmente comportato uno stravolgimento del proprio sistema di lavoro, Gregorio Angelucci nel tempo ha preferito rimanere nell’ambito di una produzione prettamente artigianale, scegliendo di promuovere il suo gioco nel circuito dei mercatini di prossimità, dove è ancora possibile scambiare due chiacchiere guardando l’acquirente negli occhi. Chiunque voglia quindi incontrarlo per assicurarsi una scatola del Rustico Abruzzo, fino al prossimo 6 gennaio 2022 sarà in piazza a Lettomanoppello, in provincia di Pescara. Altri appuntamenti saranno segnalati sulla pagina facebook (I.M.)