Più di 110mila visitatori al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (NA), con una crescita esplosiva del 647% rispetto al 2014 a fronte di un investimento di 17milioni di euro; circa 770 viaggi dei treni storici per un totale di 68.500 passeggeri trasportati – che diventano 130mila se si considera il biennio 2016/2017 – ed un ricavo complessivo di oltre 2milioni di euro, con un aumento rispettivamente del 269%, del 185% e del 230%, sempre rispetto al 2014.
Sono questi i risultati straordinari del turismo ferroviario conseguiti nel 2017 dalla Fondazione FS Italiane in collaborazione con il MiBACT – da dicembre 2015 socio aderente della fondazione – e presentati ieri mattina a Roma alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e di Mauro Moretti, Presidente della Fondazione FS Italiane.
«Il turismo ferroviario consente la scoperta delle bellezze dei territori italiani meno conosciuti ed il loro rilancio in chiave sostenibile – ha dichiarato Dario Franceschini durante la presentazione –. Oggi anche grazie ai treni storici si scoprono nuovi itinerari paesaggistici e culturali e si investe nel turismo sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative. È un turismo in forte crescita, come dimostrano questi dati, ed è parte di una strategia di sviluppo che ha come fine il rilancio di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico al mondo».
Dal canto suo, il presidente di Fondazione FS Italiane Mauro Moretti ha sottolineato come i risultati testimonino «l’attrattività della storia e della cultura ferroviaria del nostro Paese. Quando riusciamo ad abbinare fascino ed efficienza della tecnica e della tecnologia nazionale con le bellezze paesaggistiche e naturali italiane in una formula turistica innovativa, riscuotiamo successo e siamo esempio e volano per lo sviluppo del sistema Paese».
Nove le linee ferroviarie riaperte in Italia all’esercizio turistico in soli tre anni ed inserite all’interno del progetto Binari senza tempo per un totale di 600 chilometri di strade ferrate recuperate, dalla lombarda Ferrovia del Lago fra Palazzolo sull’Oglio e Paratico Sarnico (2014), alla Benevento-Bosco Redole tra Campania e Molise (2017), per finire alla friulana Maniago-Gemona che tornerà operativa nel corso del 2018.
Tra tutte, il record di presenze a bordo spetta alla storica Sulmona-Carpinone che si snoda tra l’Abruzzo e il Molise – altrimenti conosciuta come la Transiberiana d’Italia – che nel 2017 ha fatto registrare circa 13.000 viaggiatori in poco più di 90 viaggi. Un successo straordinario che testimonia una volta di più tutta la bellezza e l’unicità di una linea che nel settembre scorso ha compiuto i suoi primi 120 anni di storia (che abbiamo raccontato qui), autentico capolavoro di ingegneria ferroviaria capace di raggiungere alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo i 1.268,82 metri di altitudine che ne fanno la più alta della rete dopo quella del Brennero.
Gran parte del merito va agli instancabili ragazzi dell’associazione LeRotaie che dal 2012 si occupano dell’organizzazione e dell’ideazione dei viaggi sulla linea. A tal proposito, dopo i sold out dei precedenti Treni della Neve – l’ultimo dei quali si svolgerà il prossimo 25 febbraio con destinazione Castel di Sangro dove si potranno visitare i principali siti artistici della città tra i quali la Pinacoteca Patiniana e il Museo Civico Aufidenate – sono già aperte le prenotazioni per il Treno della Giornata FAI di Primavera previsto per domenica 25 marzo quando da Sulmona si percorrerà l’intera tratta fino ad Isernia con soste a Cansano, Palena e Castel di Sangro. Attenzione, inoltre, alla data di martedì 20 febbraio quando invece si apriranno le prenotazioni per le partenze di aprile e maggio tra le quali segnaliamo il Treno della Liberazione in programma ovviamente il 25 aprile con destinazione Roccaraso, con visite guidate al Sacrario dei Limmari nella frazione di Pietransieri – teatro nel novembre del 1943 dell’eccidio più crudele compiuto in Abruzzo dall’occupante esercito tedesco – per concludere con lo spettacolo teatrale della Compagnia dei Guasconi “Banditen” dedicato alla storia della Brigata Maiella.