Ieri grande successo di pubblico all’Aurum per il convegno “Tutelare il ‘900” e la mostra fotografica di Gino di Paolo “Pescara Oltre lo Sguardo”
Testo di Laura de Benedictis
Pescara, città senza rughe e senza passato, città moderna e veloce, più veloce del tempo che passa inesorabile e che cancella gli ultimi residui di storia cittadina. Pescara, città giovane che corre verso il futuro. Ma è davvero solo così? Davvero non c’è una storia da riscoprire?
Ieri pomeriggio nella prestigiosa sede dell’Aurum, luogo simbolo della città e di conseguenza del suo passato (un passato che esiste e che va studiato per poter meglio avviarci verso un futuro più consapevole), si è fatta luce sulla storia urbana di una Pescara che troppo spesso si è nascosta dietro il “mito” della città “senza rughe”, come acutamente la definì Giorgio Manganelli. Ieri si è così cercato di andare indietro, alla scoperta di una città in realtà molto più antica di quello che si può credere, per poter recuperare e valorizzare quelle “rughe” che potrebbero solo contribuire a rafforzare l’identità di Pescara. Il convegno “Tutelare il ‘900”, moderato dal giornalista Antimo Amore e organizzato dalla casa editrice De Siena in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la Facoltà di Architettura di Pescara, ha così aperto un varco e si è fatta luce su tanta parte di quel patrimonio architettonico spesso nascosto o solo offuscato da una frenesia del costruire a tutti i costi che ha finito per andare solamente a discapito dell’identità stessa dei luoghi, un’identità costantemente indebolita per far spazio al nuovo e al cambiamento.
Ieri il velo sul passato è stato in parte squarciato e si è aperta la strada verso il recupero di ciò cha abbiamo. E molto si deve al prezioso contributo dei funzionari MiBACT quali Patrizia Tomassetti, Alessandra Vittorini e Aldo Giorgio Pezzi, dei docenti universitari Claudio Varagnoli, Raffaele Giannantonio e Lucia Serafini, e delle istituzioni presenti con l’Assessore alla Cultura del Comune di Pescara Giovanna Porcaro e Licio Di Biase, Consigliere delegato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico di Pescara. La Sala Tosti dell’Aurum ha accolto un centinaio di persone tra studenti, appassionati e addetti ai lavori, accorsi per riconoscere una città talvolta sperduta tra le brutture di una modernità non sempre positiva, quando ignara delle sue origini. A completare e accompagnare il convegno, verso una nuova visione della nostra città, ci ha pensato la mostra fotografica di Gino Di Paolo “Pescara Oltre Lo Sguardo” (visitabile fino al 25 novembre), con l’esposizione di alcune delle foto tratte dall’omonimo libro, curato sempre dalla De Siena Editore, con testi a cura di Aldo Giorgio Pezzi e Stefano Cecamore. Foto non convenzionali, volte a guardare Pescara da una nuova prospettiva, spogliata di quello che c’è attorno, per rivalutare ogni singolo angolo di quella bellezza che ancora in qualche modo resiste allo scorrere del tempo e ad alcune esagerate manie distruttive. Si ha così una nuova straordinaria e inaspettata visione di una paesaggio urbano costituito da edifici di valore, forse offuscati da un contorno troppo ingombrante e che quindi perlopiù rimangono celati agli occhi dell’osservatore. Nasce così un percorso espositivo che va appunto oltre lo sguardo, che supera la prima fugace vista di luoghi apparentemente omogenei, per addentrarsi in una visuale diversa e più attenta.