Già attrice e autrice dei suoi intensi spettacoli teatrali, nonché ideatrice di format radiofonici, voce narrante in diversi documentari e progetti artistici e guida ambientale escursionistica, la volitiva artista abruzzese Francesca Camilla D’Amico è pronta ad esordire anche nel mondo letterario dando alle stampe il suo primo libro.
Si intitola Altritudini (Ediciclo Editore) e sarà disponibile in tutte le librerie a partire dal prossimo 27 settembre. Inserito nella collana La biblioteca del viandante diretta da Luigi Nacci, il volume racconta il cammino di una contastorie selvatica attraverso storie tramandate soltanto oralmente, ascoltate nel suo lungo e circolare girovagare fisico ed emotivo. Un viaggio a tappe che ha inizio sul mare d’Abruzzo, tra i pescatori segnati nel corpo dall’aria salmastra dell’Adriatico, prosegue per l’apprendistato in un teatro di contrabbando e attraverso i sentieri disegnati sulla Maiella madre arriva fino alla densamente spopolata Mongolia, un paese che si fa corpo, tra i fieri popoli nomadi – splendidi perdenti nel giogo della Storia – con i loro animali al pascolo. Un ricamo di storie dall’altro mondo, quello agropastorale che unisce gli altopiani d’Abruzzo alle steppe asiatiche, alla ricerca di incontri e paesaggi in grado comunque di ricondurci incredibilmente ai luoghi di casa.
Nella bella illustrazione di copertina realizzata da Fabio Consoli un lupo nel bosco ulula alla luna mentre una camminatrice lo ascolta seduta su una roccia, zaino in spalla. «Invisibile come una lupa in dispersione, in cerca di una terra, di un compagno, passo nell’ombra tra un lampione e l’altro, ascolto storie, annuso. Lupi, Cavalli, Orsi, Volpi. Tutti miei maestri. Come Zi Angelo, narratore contadino. Umberto, suonatore. Maria, tessitrice di storie. Paolino, pastore dei sogni. Sandro, regista e poeta. Augusta, attrice anarchica. Un viaggio pieno di smottamenti, di voli, che senza le montagne non avrei potuto fare», scrive l’autrice nelle pagine di questo libro che sa accogliere persone e storie, tra le quali compare anche una vera e propria mappa disegnata dall’artista abruzzese Daniela d’Arielli.
Nata a Pescara ma montanara nell’animo, classe 1989, con Altritudini Francesca Camilla D’Amico aggiunge un nuovo tassello alla sua variegata produzione artistica che per lei rappresenta anche «una missione, un modo di stare e comunicare al mondo». Vivendo di più come tutti coloro che amano il proprio mestiere, come chi è capace di dedicare tempo agli altri o di ascoltare senza imporsi, ecco quindi il suo donarsi completamente al lettore dichiarando di non voler «possedere nulla, niente e nessuno. Perché amare è lasciare liberi. Anche le storie che fin qui ho raccontato le lascio libere di girare nel vento, non sono più solo mie, non più solo di chi le ha scritte o cantate, ma di tutti voi che le avete ascoltate, vissute, sognate». (I.M.)