Ad Angelo Vetta sarà intitolata una strada o una piazza nel suo paese natio. Fotografo molisano, è stato riscoperto da Tesori d’Abruzzo lo scorso aprile quando la rivista ha pubblicato le fotografie d’epoca inedite come regalo ai suoi lettori. Personaggio dimenticato, è stato oggi valorizzato grazie al lavoro di ricerca dello storico e giornalista Sandro Galantini che ne ha ricostruito per la prima volta la biografia completa. Grazie al suo lavoro e alla disponibilità del farmacista, e appassionato di storia, Rino John Gliosca, quattordici scatti inediti posseduti dal prof. Giovanni Piccoli sono stati pubblicati e messi a disposizione dei lettori.
L’iniziativa, di successo mediatico, ha riscosso l’attenzione dei media nazionali ed è stata riportata dall’Ansa e da Sky Tg 24 https://tg24.sky.it/l-aquila/2020/04/09/viaggio-virtuale-abruzzo-anni-20-30.html . Finalmente sarà conferito un riconoscimento al valore dell’opera del fotografo molisano grazie all’impegno del sindaco di Acquaviva Collecroce, Francesco Trolio, su proposta di Rino John Gliosca. Nato ad Acquaviva Collecroce (CB) nel 1885 e scomparso a Pescara nel 1954, Angelo Vetta, oltre alla professione di medico, fondò la società calcistica Pescara e per passione fotografò l’Abruzzo e la vita contadina del suo borgo in Molise.
Il suo sguardo attento, che denotava una propensione per l’indagine antropologica, fu colto da Milan Rešetar, professore di filologia slava nell’università di Vienna che incluse cinque suoi scatti di Acquaviva, una piccola comunità alloglotta di origine croata della valle del Trigno, nel volume Die serbokroatischen Kolonien Süditaliens, pubblicato a Vienna nel 1911. Le stesse fotografie erano parte della collezione privata di Ettore Ianni (Vasto 1875 – Milano 1956) deputato di Vasto nel 1919 nonché direttore del «Corriere della Sera» e furono donate alla biblioteca provinciale “A.C. De Meis” di Chieti.
(S.T.)