TERAMO – Un artista di fama internazionale, Giuseppe Stampone, il cui nome è tra quelli coinvolti nel progetto I have a gift a cura di Francesca Guerisoli a sostegno degli ospedali in lotta contro il virus, e due fratelli, Elio e Claudio D’Archivio, l’uno odontoiatra e l’altro medico radiologo. Insieme sono i protagonisti di un’iniziativa originale nel segno della creatività e della beneficenza.Si tratta di una mascherina artistica che reca la “bocca d’Artista” disegnata da Stampone e ispirata a Frida Kalo, la celebre artista messicana divenuta icona internazionale per la sua caparbietà ed indipendenza.
«La mascherina, a seguito del Coronavirus», dichiara Giuseppe Stampone, «è divenuta un dispositivo inscindibile di protezione e continuerà ad essere nei mesi a venire una componente essenziale del nostro quotidiano. Ho pensato quindi di fare della mascherina un oggetto d’arte, che recasse la grammatica unica e personale propria di ogni artista. Il riferimento è alla bocca perché è quella che ci permette di respirare, di mangiare ma soprattutto di veicolare il pensiero attraverso le parole. Parole – prosegue Stampone – che oggi più che mai sono necessarie per ricostruire un nuovo dialogo dopo aver patito, a causa del virus, l’isolamento fisico e il distanziamento sociale. Questa mia espressività ha incontrato il deciso supporto di Elio e Claudio D’Archivio, da sempre vicini all’arte e alla cultura, e intelligentemente attenti al territorio».
Saranno infatti i due fratelli di Ornano Grande di Colledara a farsi carico delle spese per le “mascherine d’artista” che una volta realizzate verranno donate agli ospiti delle Case di riposo “G. De Benedictis” di Teramo, “Alessandrini” di Civitella del Tronto, “C. Campanini” di Sant’Omero e “R. Rozzi” di Nereto, tutte dipendenti dalla Azienda Servizi alla Persona 1 della provincia di Teramo.«Si tratta di strutture – dichiara Elio D’Archivio – che complessivamente ospita-no 360 persone, con la “De Benedictis” di Teramo che, disponendo da sola di oltre 200 posti, è tra le maggiori Case di riposo in Abruzzo. Il nostro pensiero è corso subi-to agli anziani giacché tutti, siano o meno autosufficienti, abbiano o no disabilità fisi-che, psichiche e sensoriali, costituiscono uno dei segmenti più vulnerabili della popo-lazione».
«Una decisione, la nostra, direi naturale. Perché – aggiunge Claudio D’Archivio – io e mio fratello abbiamo sempre ritenuto che gli anziani meritino speciale attenzione e riconoscenza per le lezioni di vita e di umanità che ci hanno dato, oltre che per i sacrifici che hanno reso migliore la nostra vita. Io ed Elio non avremmo fatto ciò che siamo riusciti a realizzare senza la guida e i saggi consigli dei nostri nonni e genitori». Già in lavorazione, una volta realizzate le mascherine verranno consegnate direttamente da Elio e Claudio D’Archivio alla presidente della ASP 1 Elisabetta Cantore insieme con la direttrice Sandra Di Domenico.